- Dichiarazione di Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) e Igor Boni (Segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta):
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âAbbiamo letto su vari giornali del recente incontro tra lâAD di ENI, Paolo Scaroni, e il Presidente di Gazprom, Alexey Miller, che è servito a perfezionare lâingresso nel progetto per la costruzione del gasdotto South-Stream dellâente elettrico francese EDF. Non abbiamo letto, invece, alcun commento da parte di esponenti politici. Rispetto alla sponda berlusconiana, nulla da stupirsi: Berlusconi prosegue con grande coerenza il suo feeling con lâ âamico Putinâ, a cui si è aggiunto quello per Sarkozy, cementato lo scorso fine settimana a Parigi con la firma di accordi sul nucleare ma anche sullâauto elettrica (vuoi vedere che nei prossimi tre anni la TV ci bombarderĂ di spot âNucleare = ElettricitĂ = Auto elettricaâ con lavoratori e sindacati sotto costante ricatto?). Rispetto allâopposizione, ci vuole coraggio e determinazione per rimettere in discussione unâintesa ENI-Gazprom nata nel 2006, sotto il governo Prodi (unici bastian contrari, anche allora, i Radicali con un certo Daniele Capezzone - probabilmente il gemello omonimo del Capezzone dei nostri giorni).
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Ma ogni giorno che passa lâasse politico ed energetico francese-italiano-russo (con le sue propaggini libiche e venezuelane) è un tumore che mina alla radice lâUnione Europea, ipotecando sia un approvvigionamento energetico europeo sganciato da Mosca sia una politica energetica europea che voglia affrancarsi dal nucleareâ.
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Roma, 15 aprile 2010
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Per informazioni: Manfredi (348/5335305); Boni (348/5335309)