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Banche-Lega, Cappato:no caro Amato, la lottizzazione delle banche non è questione di uomini ma di regole

16 aprile 2010

Dichiarazione di Marco Cappato, del Comitato nazionale di Radicali italiani.

 
Nell’intervista di oggi al Sole 24 ore, Giuliano Amato non difende soltanto la strategia leghista di occupazione delle banche, ma anche una storia di regime italiano, proponendo come unico argine a quelle pratiche che già affondarono il suo partito quella soluzione buona per tutti i moralisti: per Amato è tutta una questione di “uominiâ€, e dunque di speranza negli uomini nuovi.
Ed ecco allora Amato che dice “mi auguro però che la Lega non vada a caccia solo di posti ma si preoccupi della qualità degli uomini che manderà ai vertici delle società locali a controllo pubblico.†E su cosa si basa questo augurio? Sulla novità, sulla gioventù, come spiega lo stesso Amato: “proprio la Lega, che è una forza giovane, potrebbe contribuire a voltare pagina e a ritrovare la virtù del merito...â€.
Eh no, caro Giuliano Amato, è vero che la tua riforma aveva fatto fare un passo indietro alla politica sulle banche, ma è anche vero che poi le fondazioni hanno fatto un passo nella direzione opposta, e che se Bossi ora rivendica le leve del potere bancario del Nord lo può fare grazie alle regole che ci sono e che hai contribuito a creare. E allora, più che affidarsi alla trepida speranza che i lottizzatori in camicia verde siano più attenti al merito di altri –che è esattamente la stessa illusione di ogni sedicente moralizzatore e di ogni “partito degli onesti†della storia repubblicana- faremmo bene ad affrontare il nodo delle regole necessarie per affermare un’economia di mercato del credito invece di giocare, come già fa il Sindaco di Torino Chiamparino, la partita dei buoni rapporti con i nuovi potenti.
 


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