Strumento per far valere i diritti dei cittadini
Il Ministro Brunetta ha offerto oggi la fotografia di una pubblica amministrazione ordinariamente fuorilegge: sebbene da 5 anni una legge dello Stato imponga alle PA di ricevere le istanze dei cittadini attraverso la PEC (posta elettronica certificata), la maggioranza degli enti pubblici, nazionali e locali, elude l’obbligo.
Omissioni che si traducono nell’impossibilitĂ dei cittadini di risparmiare tempo e denaro, ma anche di far valere i loro diritti.
Noi Radicali lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle alle ultime elezioni regionali, quando dovemmo spedire a nostre spese mezzo posta migliaia di raccomandate con i moduli per raccogliere le firme sulle nostre candidature perché il 75% dei Comuni non aveva la PEC. Peraltro, se fosse stato possibile sottoscrivere le liste attraverso Pec e firma digitale, sarebbero venuti meno le frodi ed i sabotaggi antidemocratici che si ripetono ad ogni tornata elettorale.
Ben venga, dunque, l’operazione trasparenza del Ministro Brunetta, anche perchĂ© il motivo delle resistenze alla Pec è chiaro: difendere interessi corporativi e poco trasparenti, impedendo ai cittadini un reale controllo sull’erogazione dei servizi delle amministrazioni.