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1200 a sostegno di Maroni sul file sharing. Sottoscrittori chiedono confronto con SIAE, FIMI e Confindustria

29 aprile 2010

·         Dichiarazione di Luca Nicotra, segretario dell'Associazione Agorà Digitale
 
Chiediamo un confronto pubblico sui i dati sul file sharing da cui partono le critiche al Ministro Maroni da parte di FIMI e Confindustria Cultura e su cui si fonda la posizione della SIAE.
Sono oltre 1200 le sottoscrizioni alla lettera aperta al Ministro Maroni, promossa da parlamentari di entrambi gli schieramenti, associazioni consumatori, economisti ed esperti di nuove tecnologie
 
 
 
Al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni
Al Presidente di Confindustria Cultura Italia, Paolo Ferrari
Al Presidente della FIMI, Enzo Mazza
Al Presidente della SIAE, Giorgio Assumma
e p.c. agli organi di informazione
e p.c. agli aderenti della lettera aperta al Ministro Roberto Maroni
 
 
 
Rispetto alla critica rivolta al Ministro Maroni dalla Federazione Industria Musicale Italiana e da Confindustria Cultura, e all'invito di questi ad un ”approfondimento su materie molto delicate per la vita materiale di tante persone”, proponiamo ad entrambi un confronto pubblico, che coinvolga esperti della rete e dell'industria culturale, in cui si cerchi di analizzare in modo trasparente ed interdisciplinare l'impatto della pirateria sull'economia e sulla società, in particolare relativamente ai dati forniti dallo studio Bascap/Tera su cui si fondano le suddette critiche al Ministro e la posizione della Società Italiana degli Autori ed Editori.
 
 
Sulla metodologia dello studio vi sono numerose zone d'ombra. Altre analisi portano a conclusioni molto diverse, come quella del Social Science Research Council (SSRC) americano, oppure quella quella pubblicata pochi giorni fa dal Government Accountability Office (GAO), la sezione investigativa del Congresso degli Stati Uniti. Sullo stesso registro moltissimi gli studi, come ad esempio quello commissionato dal Governo canadese "L'incidence du téléchargement de musique et du partage de fichiers poste à poste sur les ventes de musique" o quello della Harvard Business School "The effect of file sharing on record sales".
 
Appare strano, inoltre, che Confindustria Cultura citi l'indagine conoscitiva dell'Autorità per le Garanzie delle Telecomunicazioni (AGCom), nella quale però si evidenzia come la pirateria non commerciale nella gran parte dei casi beneficia il mercato e come misure repressive contro questo fenomeno siano inutili e dannose.
 
La stessa AGCom, da noi contattata, conferma che non sono state avviate e non sono previste altre indagini, come invece sembra indicare il comunicato di Confindustria Cultura.
 
Sono oltre 1200 le sottoscrizioni di persone e soggetti che hanno aderito alla lettera aperta indirizzata al Ministro Maroni, aggiungendosi ai primi 27 firmatari (parlamentari di entrambi gli schieramenti, docenti universitari, avvocati esperti di diritto delle nuove tecnologie, associazioni consumatori, gruppi di ricerca).
Sul sito www.agoradigitale.org sarà possibile leggere la lista aggiornata dei firmatari della lettera aperta al Ministro dell'Interno Roberto Maroni affinché consideri l'incontro da noi proposto per avviare una eventuale iniziativa a sostegno di una revisione della tutela del diritto d'autore e della relativa remunerazione, in linea con la realtà attuale delle tecnologie digitali, che eviti la criminalizzazione del file sharing senza scopo di lucro.
 
Tra quanto hanno aggiunto la loro adesione, vi sono giornalisti di testate nazionali, sindaci, amministratori di aziende dell'industria dell'ITC, artisti, e addirittura sezioni territoriali del partito del Ministro.
 
È evidente la sensibilità diffusa al problema sollevato dalla lettera aperta, nonostante il ritardo del nostro paese nel campo delle nuove tecnologie.
 
Luca Nicotra,
Segretario dell'Associazione Agorà Digitale
 


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