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Viabilità: si alla sicurezza stradale, no alla cementificazione del territorio. il caso della Statale 275 Maglie-Leuca. Sintesi della conferenza stampa

7 maggio 2010

Roma, 7 maggio 2010
Si è svolta oggi alla Camera dei Deputati la conferenza stampa di comitati salentini, associazioni ambientaliste e Radicali fermamente contrari al progetto di ampliamento della statale 275 Maglie-Leuca e di costruzione ex-novo di una superstrada a quattro corsie “dal pesantissimo impatto ambientale e paesaggistico.” I partecipanti alla conferenza hanno chiesto un incontro al Presidente Vendola e rivolto un appello perché sia “radicalmente rivisto” il progetto della nuova statale salentina, opera che rientra nella legge-obiettivo e prevede uno stanziamento dal CIPE di 288 milioni di euro.
“Il progetto, concepito nel 1986 in vista di un’industrializzazione che poi non c’è stata, rischia oggi di devastare una delle aree più incontaminate e preziose del Salento,” ha dichiarato Vito Lisi, Presidente del Comitato 275. “Vendola – ha aggiunto Lisi – non si deve prestare a una delle più gravi speculazioni infrastrutturali mai piovute in Salento, accettando il ricatto per cui o si accetta di distruggere il paesaggio per ospitare l’autostrada a 4 corsie oppure si deve rinunciare a un finanziamento che ora di fatto favorisce solo la lobby del cemento.”
Dello stesso avviso il radicale Sergio d’Elia secondo cui “la vicenda della 275 è un banco di prova del suggestivo slogan elettorale di Nichi Vendola: la poesia è nei fatti.” “Per far fronte alle sacrosante esigenze di sicurezza stradale - ha detto D’Elia - non serve deturpare l’ambiente e la bellezza di un paesaggio magico come quello del basso Salento, con lo sradicamento di tremila ulivi secolari, la costruzione di un viadotto di mezzo chilometro con tredici coppie di piloni alti nove metri, una galleria di 70 metri, una gigantesca rotatoria di 450 metri di diametro.”
Sulla vicenda tanto la Regione Puglia quanto le associazioni ambientaliste, tra le quali Legambiente, presente alla conferenza stampa con Stefano Ciafani e Italia Nostra presente con il Vice presidente Nicola Caracciolo, hanno presentato ricorsi al TAR che li ha accolti. Ora la parola è al Consiglio di Stato, la cui pronuncia è attesa per martedì prossimo.
Intanto sulla vicenda la parlamentare radicale Elisabetta Zamparutti, che ha già presentato ai Ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e del Turismo un’interrogazione parlamentare, ha annunciato una risoluzione in Commissione Ambiente e Infrastrutture per chiedere al Governo che il progetto sia rivisto e il finanziamento “ridestinato a opere di miglioramento e di messa in sicurezza della viabilità del Capo di Leuca, che sono assolutamente necessarie.” “Le infrastrutture vanno fatte – ha detto Elisabetta Zamparutti - se rispondono a un’effettiva domanda del territorio, ma non è il caso della 275, come di molte altre opere contenute nella legge-obiettivo che ubbidiscono invece a logiche spartitorie di mero profitto partitocratico e imprenditoriale.”


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