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Oltre il caso Gugliotta: Daniele Luca, un'altra vittima della polizia violenta?

11 maggio 2010

Il pestaggio di Stefano Gugliotta, la notte del 5 maggio scorso nei pressi dello stadio Olimpico di Roma, finisce sotto la lente della procura della Capitale che ieri ha aperto un’inchiesta. Anche il capo della polizia Manganelli ordina un’ispezione interna. A livello politico, oggi la vicepresidente della Commissione Cultura e Sport della Camera, Paola Frassinetti, presenterà un’interrogazione al ministro dell’Interno Maroni.

Ma c’è un altro caso choc. Quello di Daniele Luca, 25 anni, padre di una bimba di 3, alla sua quarta volta allo stadio. E’ finito in ospedale con la schiena rotta dopo essere stato investito, secondo il racconto dei suoi avvocati, da una macchina civetta della polizia.

Intanto è bipartisan la richiesta di far luce sull’intera vicenda. Molti i politici di entrambi gli schieramenti che, in questi giorni, stanno facendo visita a Stefano nel carcere di Regina Coeli dove il giovane è rinchiuso con l’accusa di essere un ultrà e di aver partecipato agli scontri del dopo finale di Coppa Italia tra Roma e Inter. Ma Stefano, 25 anni, non è nemmeno tifoso e si trovava da quelle parti solo per caso. Lo ha ribadito, ancora una volta, anche al radicale Mario Staderini che lo ha incontrato in carcere.

Staderini, ci dica subito come lo ha trovato…
Fisicamente ha un dente rotto, una ferita alla testa di 6 centimetri e vasti ematomi su tutta la parte sinistra della coscia, sul fianco e anche sulla schiena. Da un punto di vista psicologico l’ho trovato veramente scosso. Non riesce più a dormire la notte e non si capacita di tutto quanto gli è successo.

Nonostante i tre video girati dagli inquilini dei palazzi di Viale Pinturicchio che inchiodano i tre agenti, nonostante i testimoni siano ormai una quindicina, nonostante la disperazione della mamma Raimonda che minaccia gesti estremi, Stefano comunque resta in carcere…
L’unica speranza è che il Tribunale del Riesame sia rapidissimo, altrimento si tratterà di aspettare altri 15 giorni come prevede il codice di procedura penale.

Non bastano l’ispezione ordinata da Manganelli e l’inchiesta aperta dalla Procura di Roma?
No. E’ necessario che sia aperta anche un’inchiesta penale e che siano sospesi tutti coloro che verranno riconosciuti colpevoli a partire dai dirigenti. Ricordiamo che qualche giorno fa il ministro Maroni aveva concordato con Manganelli la linea del pugno di ferro contro le tifoserie nelle quali si sospetta l’infiltrazione della criminalità organizzata.

C’è anche il caso di Daniele Luca, ci racconti che è successo…
Daniele si era divincolato, a suo dire (ma anche le immagini lo confermano) da un eccesso di manganellate, ed è stato investito da una macchina rischiando di rimanere paralizzato.

Quale macchina?
Una Marea bianca che sembrerebbe trattarsi di una macchina civetta della polizia.

Poi cosa è successo?
Daniele stesso mi ha raccontato di essere stato trattenuto quella sera presso le celle dello stadio Olimpico e di fronte alle sue richieste di andare all’ospedale perché aveva questo dolore alla schiena, gli è stato risposto che non c’erano i requisiti. Solamente alle 6 del mattino dopo, quando è arrivato in carcere, i sanitari lo hanno immediatamente mandato al Fatebenefratelli. Ma la cosa grave è che all’inizio gli sia stato rifiutato di andare a fare le lastre ben sapendo che, essendo stato investito, Daniele poteva davvero aver riportato delle fratture gravissime come poi è stato dimostrato.

L’audiointervista di Staderini

A conferma del racconto del radicale Mario Staderini sul caso di Daniele Luca, anche le parole dell’avvocato Lorenzo Contucci, difensore del 25enne picchiato dalla polizia e investito da un’auto all’esterno dello stadio Olimpico di Roma, la sera del 5 maggio scorso al termine della finale di Coppa Italia tra Roma e Inter.

«Questo ragazzo era la quarta volta che andava allo stadio con degli amici e ha avuto la sfortuna di indossare una maglietta rossa al pari di altri due arrestati. Dal momento che l’autore del lancio di sassi contro gli agenti aveva questa maglietta rossa, si è scatenata una sorta di caccia a chiunque vestisse una maglietta rossa. Luca è stato bloccato mentre andava a prendere il suo motorino, picchiato e investito da un’auto, una Marea bianca, che credo sia delle forze dell’ordine dal momento che quella era una zona pedonale» .

Questo investimento che cosa gli ha provocato?
A seguito delle botte che ha ricevuto, non solo dell’investimento, Daniele ha riportato la frattura di una vertebra dorsale con 30 giorni di prognosi.

Avvocato, lei conferma che per tutta la notte al ragazzo sono state negate le cure nonostante le sue richieste?
Sì, mi risulta così. La mattina dopo è stato portato a Regina Coeli e da lì mandato al Fatebenefratelli dove le lastre e la tac hanno confermato la frattura.



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