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Basilicata/Regionali, Bolognetti: Ci auguriamo che il Consiglio regionale voglia onorare la sua funzione, istituendo una commissione d'inchiesta che faccia luce sulle illegalità da noi reiteratamente denunciate

12 maggio 2010

 

ELEZIONI REGIONALI FUORI LEGGE: I RADICALI NON MOLLANO E CHIEDONO LA COMMISSIONE D’INCHIESTA
 
Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
 
In occasione della prima seduta del Consiglio regionale, l’Associazione Radicali Lucani ha inviato al Presidente della Giunta regionale Vito De Filippo e ai Consiglieri regionali una lettera per chiedere l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulle ultime elezioni regionali e, in genere, sulla negazione dei diritti civili dei cittadini durante la fase elettorale, anche allo scopo di promuovere tutte le azioni necessarie ad impedire che in futuro si faccia ancora strame di diritto e di democrazia.
Il Consiglio regionale della Basilicata, in aperto contrasto con le raccomandazioni del Consiglio d’Europa, ha modificato la legge elettorale il 19 gennaio e poi ancora il 4 febbraio. Il Consiglio D’Europa, gioverà ricordarlo, suggerisce agli stati membri di “non modificare gli elementi fondamentali del diritto elettorale nell’anno che precede le elezioni”. Il Consiglio regionale della Basilicata, con provvedimento tra l’altro valutato anticostituzionale, ha modificato la legge elettorale a pochi giorni dal deposito delle liste e a poco più di un mese dal voto.
Per l’ennesima volta la campagna di raccolta firme in calce alle liste è stata caratterizzata da numerose illegalità documentate dai giornali lucani. Clamorosa la denuncia del Consigliere De Lorenzo, che ha dichiarato che il suo nome è stato depennato dalla lista del PDL a poche ore dalla presentazione della stessa. Non meno incredibile quanto da noi documentato con un’inchiesta telefonica sul funzionamento degli uffici elettorali di numerosi Comuni lucani; in alcuni casi ci siamo sentiti rispondere che l’ufficio elettorale era chiuso. Dulcis in fundo resta tutta da chiarire la vicenda da noi denunciata sabato 27 febbraio, quando ci siamo resi conto che dal tribunale di Potenza si poteva entrare ed uscire liberamente ben oltre le ore 12.00, orario ultimo fissato per la presentazione delle liste. Lo stesso Tribunale di Potenza, con decisione contrastate con quanto disposto dai giudici di Milano, ci ha poi impedito di poter avere accesso alle liste depositate.        
Ci auguriamo che il Consiglio regionale voglia onorare la sua funzione, istituendo una Commissione d’inchiesta che faccia luce su situazioni di illegalità da noi reiteratamente denunciate, che si sono tradotte nell’ennesima grave ferita inferta alla democrazia, ai diritti civili e politici dei cittadini italiani e nella negazione, di fatto, del diritto di elettorato passivo e attivo. 


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