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L’opposizione scende in piazza. Unita, per la prima volta negli ultimi due anni, per manifestare contro la giunta guidata dal sindaco Alemanno.
Forze politiche (dal Pd ai Radicali, dall’Italia dei Valori a Sinistra, Ecologia e Libertà ) e rappresentanze sindacali, associazioni di cittadini e cooperative, lavoratori e dipendenti pubblici si sono ritrovati sotto al Campidoglio per denunciare le ferite aperte della città dopo due anni di governo di centrodestra.
Il bilancio ancora da approvare, il depauperamento dei municipi, l’assenza di una politica economica che metta al riparo i lavoratori da cassa integrazione e licenziamenti, la mancata tutela dei più deboli: sono queste le maglie rotte di una rete non più in grado di proteggere l’immagine e l’operato del sindaco.
«Senza bilancio un’azienda fallisce. Per questo possiamo dire che siamo di fronte al fallimento di questa giunta», ha tuonato il capogruppo del Pd Umberto Marroni, mentre per il deputato democratico Marco
Causi ha attaccato «lo scaricabarile stucchevole del sindaco» sul debito ereditato dalla precedente
amministrazione, di cui lui era assessore. «Alemanno dimentica che quel debito, misurato per abitante, era inferiore a quello di Milano, Torino e di molte altre città », ha precisato Causi. «E non ricorda il nuovo debito commerciale che la sua amministrazione ha accumulato negli ultimi due anni smettendo di pagare i fornitori».
L’affondo sul lavoro arriva invece dal segretario della Cgil regionale, Claudio Di Berardino, che ha parlato della incapacità del Comune, la più grande stazione appaltante di Roma, di bloccare l’emorragia disoccupazione.
A lui hanno fatto eco i tantissimi che sono intervenuti denunciando scandali, disservizi e promesse non mantenute: da Teleperformance, il cali center che oggi minaccia di licenziare 800 dipendenti, alle maestre degli asili nido comunali che vivono con un lavoro part-time pagato 28 euro al giorno, alla società di telecomunicazioni Italtel dove 200 persone rischiano il posto, finoagli 11 municipi governati dal centrosinistra. In loro nome ha parlato Gianni Paris, presidente del XV Municipio, che ha attaccato il sindaco avvertendo che «se si impoveriscono i municipi, si impoverisce la città ».
Insieme a Paris, Gemma Azuni, consigliere di Sinistra, Ecologia e Libertà ha ricordato: «I più deboli, i disabili, i senza tetto, i senza dimora: tutti dimenticati».