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Finiti i sette giorni di incubo nel carcere romano di Regina Coeli, Stefano Gugliotta ha passato la sua prima notte a casa insonne, dopo la scarcerazione avvenuta mercoledì scorso. «Verso le 3:30 - ha raccontato ieri mattina in conferenza stampa - mi sono svegliato, non riuscivo a dormire. Troppi pensieri e ancora troppi dolori su tutto il corpo. Proveremo a lasciarci la vicenda alle spalle, cercheremo di dimenticare, è l’unica cosa che posso fare. Adesso aspetto solo che sia fatta giustizia».
Stefano è ancora provato per quanto accaduto il 5 maggio, la sera dei tumulti a margine della partita Roma-Inter vicino allo Stadio Olimpico, in via Pinturicchio. Alcuni agenti della polizia scambiandolo per un ultrà lo aggrediscono violentemente provocandogli ferite gravi alla testa (sei punti di sutura) e, con un pugno a bocca aperta, la caduta di un dente. Il ragazzo si trovava alla guida di un motorino senza casco e in compagnia ai un amico (che riesce a fuggire), viene arrestato e trattenuto per due giorni in isolamento. Sono quelli i giorni che definisce «terribili». La scena sulla strada invece viene ripresa da un uomo; il signor Alfredo definito «un angelo» dal 25enne finalmente libero. L’uomo consegna le immagini della violenta aggressione, riprese da un telefonino, alla famiglia Gugliotta: il video diventa di dominio pubblico, disponibile anche su youtube. Ieri la polizia ha porto le scuse ufficiali alla madre del ragazzo, mentre la procura ha ammesso che il giovane è stato una vittima di abusi. Il poliziotto che lo ha aggredito al volto, intanto, è finito nel registro degli indagati senza però essere stato sospeso; l’accusa è lesioni volontarie aggravate. «Mentre dicevo che non c’entravo niente uno mi ha colpito a bocca aperta con un pugno ha affermato Stefano Gugliotta riferendosi all’agente indagato -. Io urlavo le mie ragioni ma loro mi menavano, mi colpivano: saranno stati sette o otto, sono pieno di lividi». Il legale del ragazzo, Cesare Piranio, ha ricordato che al momento il 25enne è ancora indagato per resistenza a pubblico ufficiale. «Ma mi auguro che al più presto la sua posizione possa essere archiviata. C’è da sottolineare - ha poi spiegato il legale - che già nella richiesta del pubblico ministero viene esclusa la partecipazione di Gugliotta ai tumulti avvenuti ai margini della partita». Piraino ha specificato anche che il ragazzo è incensurato. «Non ha carichi pendenti ha proseguito - solo una denuncia quando era minorenne per il furto di un cellulare ad un compagno di scuola. Questo processo, però, si è concluso positivamente».
Nei giorni scorsi, invece, il ministro per i Rapporti col Parlamento, Elio Vito, rispondendo a un question time del Pd alla Camera, aveva sottolineato con particolare enfasi i presunti precedenti del ragazzo. «Sconcertante» è stata l’immediata risposta al ministro del radicale Mario Staderini, che nei giorni scorsi ha visitato il ragazzo in carcere. Quando Stefano stava ancora vivendo quell’incubo. ..