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Benedetto XVI, nuovo bagno di folla. "Il peccato ha contagiato la chiesa"

• da la Repubblica del 17 maggio 2010

di Marco Ansaldo

Quattro settimane da incastonare, per Benedetto XVI. Con centinaia di migliaia di persone accorse in piazza a sostenerlo, ma anche ad acclamarlo per le sue posizioni molto ferme sui peccati di cui talvolta si è macchiata la Chiesa. Quattro uscite pubbliche capaci di risollevarlo agli occhi del mondo. Un mese fa esatto a Malta, poi a Torino, la scorsa settimana in Portogallo, e infine ieri a Roma in piazza San Pietro.
E anche qui Joseph Ratzinger, con lo scandalo della pedofilia sullo sfondo, non si è tirato indietro nel recitare un mea culpa collettivo per l’istituzione che guida. «Il vero nemico da temere e da combattere - ha detto a una folla stimata dalla Gendarmeria vaticana in 200 mila persone - è il peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa».
Una lunga preghiera è stata così pronunciata in favore dei sacerdoti, ma anche per le vittime degli abusi sessuali. Alla fine del Regina Coeli, il Papa si è poi rivolto a braccio alla folla che aveva riempito tutte le strade attorno a via della Conciliazione. «Sono confortato dalla vostra presenza così numerosa! Qui vediamo presente tutta l’Italia. Grazie della vostra fiducia». «L’Italia vuole bene al Santo Padre -commentava il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha introdotto la preghiera promossa dalla Consulta nazionale delle aggregazioni laicali - da lui siamo tutti provocati a un rinnovamento spirituale del nostro mondo interiore. E il Papa è una guida sicura, certa, mite e dolce della Chiesa».
Superando le previsioni degli organizzatori, molti gruppi cattolici erano giunti da tutto il Paese per stringersi attorno al Pontefice. La presenza più massiccia forse quella di Comunione e liberazione. Ma assieme a tanti altri movimenti, dalla Comunità di Sant’Egidio alla Fuci, da Azione cattolica ai Focolarini. «Scopo di questa iniziativa spiegava il presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez - è stringersi, nel grande abbraccio della preghiera, al Santo Padre Benedetto XVI e ribadire visibilmente al Pontefice vicinanza spirituale per le incomprensioni che soffre. A Benedetto XVI vogliamo dire grazie per la forza con cui ci mostra il volto di una Chiesa che sa vedere la profondità delle miserie personali e sociali; che non si arrende dinanzi ai mali che attentano alla dignità dell’uomo, in special modo dei più piccoli; che non ha vergogna di chiamare le cose con il proprio nome, spesso doloroso, ignobile, criminale». Molti i rappresentanti politici in piazza, con una delegazione di circa
parlamentari, fra cui spiccavano il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il presidente del Senato, Renato Schifani, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
E nelle stesse ore in cui Ratzinger veniva acclamato in Piazza San Pietro, in Austria, nella località di Mariazell, i vescovi locali riuniti in conferenza sostenevano che il Vaticano dovrebbe ora aprire un dibattito su due temi: il celibato sacerdotale e l’ordinazione di persone sposate. Richiamata anche con forza la necessità di «grandi riforme».
Ieri negli Usa, la Chiesa episcopale di Los Angeles (branca americana della Chiesa Anglicana), ha nominato vescovo una donna, MaryGlass pool, gay dichiarata. La Glasspool, che da vent’anni ha una relazione omosessuale, succede nell’incarico a un’altra donna, eletta vescovo della diocesi di Los Angeles nella convention precedente.



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