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Se ne va con una montagna di denaro in tasca (si parla di 7-10 milioni), oltre a un contratto di collaborazione come consulente esterno che gli garantirà , almeno per i prossimi due anni, di «sperimentare nuove strade professionali E questo anche a dispetto dei suoi più fedeli collaboratori, che
non sapevano nulla della sua decisione. Ma si sa, Santoro è fatto così, sostiene di aver preso questa
scelta per il bene del suo pubblico, ma poi si scopre che proprio il suo ‘popolo’non l’ha presa adatto
bene: dissenso e sgomento viaggiano in Rete. “Il profumo dei soldi è irresistibile Michele? - scrive
Filippo Fricchi -. Mi hai deluso».
Insomma, a chi lo aveva eletto a simbolo di una tv libera e protagonista della battaglia contro la
censura e lo strapotere dei partiti nel servizio pubblico, l’idea che possa lasciare la Rai con quella buonuscita lo fa vedere sotto un altro profilo. Tutti hanno un prezzo ricorda un vecchio adagio, perché Santoro dovrebbe essere diverso?
«LA NOTIZIA che la Rai avrebbe versato 10 milioni di euro per rescindere il contratto con Santoro è di straordinaria gravità e immoralità - va giù duro Massimo Donadi dell’Idv che i vertici della Rai gettino denaro pubblico al solo scopo di stare tranquilli ed evitare che giungano loro le puntuali telefonate di Berlusconi per fermare Annozero, sostituendolo con un giornalista più malleabile e rispettoso degli ordini
dì scuderia, risponde solo agli interessi politici di questa maggioranza e non a quelli giornalistici ed economici della Rai».
Già , dopo Santoro arriverà Belpietro? In Rai si dice anche questo, ma intanto si pensa al presente. «Saluto l’ingresso di Santoro nel mondo dorato delle partite Iva Rai - ironizza invece il radicale Marco Beltrandi - in cui più si riscuote, più ci si proclama vittime di inesistenti censure: naturalmente a pagare siamo tutti noi, contribuenti, abbonati». Ed è per questo che Roberto Rao dell’Udc si rivolge a Tremonti:
«Il ministro venga in aula a chiarire l’impatto di questa operazione sulle casse dell’azienda». Durissimo Pier Ferdinando Casini: «Uno scandalo. Altro che sacrifici per i cittadini. Questo accordo tra la Rai e Santoro è un insulto». «Il compenso dorato di cui si parla per Santoro - dice Giorgio Merlo (Pd) - è un’offesa per chi paga il canone».
E LA REDAZIONE di Annozero? Spiazzata e scioccata. Probabilmente l’unico ad avere avuto sentore delle reali intenzioni di Santoro e Sandro Ruotòlo, suo braccio destro. Ieri mattina, la quotidiana riunione della “squadra†di Annozero si è aperta con le comunicazioni del conduttore, che ha messo al corrente i suoi della decisione, senza però fornire i dettagli.
“Lui ha raccontato Giulia lnnocenzi - che cura lo spazio generazione Zero ci ha raccontato e spiegato per grandi linee, noi lo abbiamo ascoltato ma nessuno aveva molto da dire».
Annozero  chiuderà il 10 giugno e per molti della redazione segnerà l’inizio di un nuovo periodo di incertezza, ma loro confidano nel loro capo carismatico. Che - fanno notare non ha mai lasciato a terra nessunoâ€