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Avvocati e commercialisti. Ma anche imprenditori della moda, artisti del mondo dello spettacolo, sportivi di successo. E poi diplomatici del nostro governo, che lavorano all’estero. E quattrocento società italiane. Filtrano i primi particolari sulla variegata composizione della cosiddetta "lista Falciani", il lungo elenco di nomi e di sigle riferibili a 7.094 soggetti fisici e giuridici intestatari di un conto corrente presso la filiale di Ginevra della banca inglese Hsbc.
La lista è stata acquisita nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza, che ne ha immediatamente valutato la rilevanza: «Nella lista ci sono migliaia di nomi, gli importi sono interessanti, da decine di migliaia a decine di milioni di euro», aveva detto il generale Michele Carbone, appena sceso dall’aereo che lo aveva riportato all’aeroporto romano di Ciampino. insieme al generale Giuseppe Vicanolo. E altri dettagli circa la consistenza dello schedario erano stati forniti da Hervè Falciani, un tecnico informatico della Hsbc che ha estratto dai server della banca i dati di ben 127mĂla conti correnti, riferibili a 80mila persone e societĂ residenti in Europa e nel resto del mondo, con il progetto di. rivenderli.
E proprio Falciani, tempo fa, aveva detto in un’intervista che nell’elenco comparirebbero anche uomini politici di altissimo livello. senza tuttavia chiarirne la nazionalità . E ancora, Falciani aveva rivelato di aver collaborato anche con il Mossad, il servizio di intelligence israeliano, per fornire indicazioni circa l’eventuale presenza di spie nella banca: «Nella Hsbc c’erano server paralleli, uno per i movimenti, l’altro per gli approdi dei capitali», aveva detto il tecnico, precisando che in questo modo non c’era «nessuna tracciabilità finanziaria» di molte operazioni.
Intanto a Roma l’attività di controlli e verifica sui nomi contenuti nel file si sta svolgendo nel massimo riserbo, soprattutto incrociando i nomi dell’elenco con le dichiarazioni dei redditi di ognuno, nelle quali
dovrebbe essere indicato per legge il possesso di eventuali disponibilità finanziarie depositate all’estero. E ancora, la Guardia di Finanza è anche impegnata a verificare nomi di mogli o di parenti che potrebbero aver fatto da prestanome ai reali beneficiari dei conti. La Procura maggiormente interessata all’acquisizione dei dati è quella di Torino guidata da Giancarlo Caselli che, all’inizio di aprile, quando si sono diffuse le prime notizie sull’esistenza della lista ne aveva chiesto l’acquisizione alla magistratura francese. Tuttavia, i magistrati sanno dall’elenco dei potenziali evasori o presunti riciclatori dovranno essere stralciati, anzitutto, coloro che. saranno in grado di fornire giustificazione dei depositi in Svizzera. E una verifica a parte sarà effettuata su tutti coloro che probabilmente entro lo scorso 30 aprile hanno aderito allo scudo fiscale svuotando i conti della lista per riportare in Italia le somme detenute in Svizzera..
Intanto Hervè Falciani, nato nel Principato di Monaco con doppia nazionalità francese e italiana, vive in Francia sotto protezione. Le autorità elvetiche cercarono di arrestarlo dopo il furto di dati nella filiale di Ginevra della Hsbc, ma lui riuscì a sottrarsi alla cattura proponendo la sua collaborazione per la caccia agli evasori fiscali ai governi del resto d’Europa.