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Sudan, Stanzani e Figà-Talamanca: gli Stati parte della Corte Penale Internazionale non dovrebbero partecipare all?inaugurazione del Presidente Al-Bashir

25 maggio 2010

 

 
 
Roma-Kampala,
 
Il 27 Maggio 2010, Omar Hassan al-Bashir dovrebbe essere nominato per un altro mandato come Presidente del Sudan.  L’associazione radicale Non c’è Pace Senza Giustizia ha riscontrato che gli Stati parte della Corte Penale Internazionale ( CPI) stanno prendendo in considerazione l’invio di alcuni rappresentanti  all’insediamento. La Corte Penale ha emesso un mandato d’arresto per il presidente Bashir da Marzo 2009, e l’insediamento avverrà proprio quattro giorni prima dell’inaugurazione di un evento storico per la storia della Corte – la prima Conferenza di revisione del trattato istitutivo della Corte, lo Statuto di Roma, che avrà luogo a Kampala, in Uganda.
 
Dichiarazione di Sergio Stanzani e Niccolo’ Figa-Talamanca, Presidente e Segretario Generale di Non C’è Pace Senza Giustizia:
 
“Gli Stati parte della Corte Penale Internazionale non dovrebbero neanche pensare di essere rappresentati alle celebrazioni per l’insediamento del presidente sudanese Al-Bashir , ma dovrebbero invece considerare l’evento come un’opportunità per dimostrare il loro sostegno alla CPI annunciando pubblicamente la loro intenzione di boicottare l’evento”.
 
“Qualunque Stato che apprezzi i principi democratici dovrebbe pensarci due volte nel farsi vedere mentre celebra l’esito di un’elezione che secondo tutti i resoconti non è stata né trasparente né corretta, e che legittimerebbe il ritorno al potere di un governo che è rimasto in carica per due decadi facendo uso di corruzione e  violenza contro la sua stessa popolazione civile. Considerando che il Presidente Al- Bashir è ricercato dalla CPI con l’accusa di crimini di guerra e crimini contro l’umanità in Darfur, gli Stati parte della CPI dovrebbero essere particolarmente determinati a mantenere le distanze”.
 
“La tempistica dell’insediamento è particolarmente pertinente dal momento che gli stessi Stati parte saranno riuniti a Kampala proprio alcuni giorni più tardi per negoziare dei concreti emendamenti  allo Statuto di Roma, e in particolare l’eventuale inclusione del crimine di aggressione nella giurisdizione della Corte, e dovranno altresì valutare il corrente status della giustizia penale internazionale. Che tipo di messaggio invierebbero gli Stati se celebrassero la prosecuzione del mantenimento del potere da un leader che ha apertamente sfidato la CPI  e  dopo solo pochi giorni partecipassero, in uno Stato vicino, alle celebrazioni peri successi del sistema della CPI?”
 
“Non c’è Pace Senza Giustizia e il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale invitano tutti gli Stati parte della CPI a dichiarare apertamente e pubblicamente la loro intenzione di non partecipare alle celebrazioni per l’insediamento del Presidente Al-Bashir, e a sfruttare questa occasione come opportunità per riaffermare il loro sostegno alla CPI; di esortare le autorità Sudanesi a cooperare con la Corte; e di incoraggiare il Presidente Al-Bashir e gli altri due sospettati ricercati per il caso Darfur di affrontare le accuse sollevate contro di loro”.
 
Per ulteriori informazioni, contattare Carla Caraccio ccaraccio@npwj.org o +39-06-689 79 262 oppure Nicola Giovannini ngiovannini@npwj.org o +32-2-548-3915.


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