·        Dichiarazione di Matteo Mecacci, deputato Radicale, Relatore OSCE per diritti umani, democrazia e questioni umanitarie
La notizia della chiusura, senza preavviso, dell’ufficio dell’UNHCR in Libia è l’ennesima conferma di come il Governo libico sia, oggi come in passato, completamente inaffidabile, e conferma purtroppo che la politica estera italiana verso la Libia, condivisa sia dalla maggioranza che dal Partito Democratico, sia fallimentare.
Abbiamo sentito, anche nei giorni scorsi, importanti colleghi parlamentari parlare dell’evoluzione positiva del Governo libico e di un giudizio altrettanto positivo delle organizzazioni internazionali. Visti i fatti di oggi, credo che ci sia motivo di dubitare di quanto è stato fatto vedere e sentire ai miei colleghi in Libia.
Dopo la ratifica del Trattato Italia –Libia, con il quale il nostro paese si impegna a versare 5 miliardi di dollari a Gheddafi e con il quale si chiedeva scusa per il colonialismo italiano a un dittatore in pieno esercizio, la risposta di oggi di Tripoli ridicolizza agli occhi del mondo la politica italiana, e le sue pretese da “apripista” nei confronti dei dittatori ricchi di risorse energetiche. Una politica che è purtroppo rigorosamente supportata dal Partito Democratico e sul quale forse occorrerebbe interrogarsi.