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Farina Coscioni: complimenti vivissimi alla sottosegretaria alla salute Roccella?

8 giugno 2010

 

 
Con il “suo” libro bianco, e complice una commissione nominata a sua immagine e somiglianza una rara operazione truffaldina e di mistificazione…
 
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’associazione Luca Coscioni  
 
Complimenti vivissimi alla sottosegretaria alla Salute on. Eugenia Roccella. Una rara operazione truffaldina e di mistificazione, quella che si è consumata, a sostegno e conforto di posizioni retrograde e condannate dalla stragrande maggioranza della comunità scientifica, oltre che dall’opinione pubblica (in questo caso, le decine di sondaggi demoscopici non hanno valore e importanza, vero?), e dall’elementare, comune, “senso buono” che in tante occasioni si è manifestato. I fatti: mentre in Parlamento e nel Paese aveva luogo un accorato dibattito e riflessione a partire dalla penosissima vicenda di Eluana Englaro (e non bisogna dimenticare i toni e gli accenti usati dagli esponenti del centro-destra in quei giorni), la sottosegretaria Roccella nominava una commissione “a sua immagine e somiglianza”. Nessuna sorpresa se i risultati e le conclusioni di questa commissione sono quelle che sono. “Opportunamente” sono state poste questioni e si sono fatte domande a chi si sapeva in anticipo come avrebbe risposto: alla Marzullo: si faccia una domanda, si dia una risposta. E qui già dunque, si poneva una questione, a suo tempo peraltro posta, relativa alla composizione della commissione e ai criteri scelti per individuarne i componenti; ora il cerchio si chiude con un tocco finale che è in perfetto stile: i risultati vengono anche in questo caso “opportunamente” diffusi a mezzo stampa, anticipati prima ancora di venirne a riferire in Parlamento come sarebbe stato giusto e doveroso. Se lo stile fa la persona, questi episodi descrivono perfettamente la cifra delle persone che attualmente hanno la responsabilità del ministero della Salute. Non è una sorpresa, piuttosto una conferma. Ad ogni modo, dal momento che la Commissione sembra aver accertato che vi è un livello di “sensibilità” anche in persone che si vengono a trovare in coma senza ritorno, a maggior ragione se ne ricava che è giusta la posizione radicale, di rispetto assoluto e preminente della volontà del paziente. Che ha il diritto di poter disporre come vivere e come morire, senza interferenze esterne e volontà “altre” che annullino la sua. Ripeto comunque: complimenti vivissimi, onorevole Roccella. Un’altra rata del debito contratto con le gerarchie vaticane è saldata


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