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Disabili/sla, Farina Coscioni: da mezzanotte riprendo lo sciopero della fame di dialogo e di lotta per il rispetto dei diritti dei malati a partire da quelli affetti da sla

20 giugno 2010

Per rimuovere e vincere resistenze, inerzie, incomprensibili pigrizie delle burocrazie ministeriali
Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Dalla mezzanotte di oggi riprendo lo sciopero della fame di dialogo e di lotta per il rispetto (finalmente!) dei diritti dei malati a partire da quelli affetti da Sclerosi laterale amiotrofica; obiettivo della mia iniziativa è finalmente vincere e rimuovere le resistenze, le inerzie, le incomprensibili pigrizie delle burocrazie ministeriali per quel che riguarda l’approvazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), e il conseguente aggiornamento del Nomenclatore degli ausili e delle protesi; l’attuazione di percorsi di continuità assistenziali ospedale-territorio di assistenza domiciliare ad alta complessità uniformi ed omogenei su tutto il territorio nazionale.
Già nell’autunno scorso avevo, assieme a quattro malati di SLA sardi, intrapreso una analoga iniziativa, durata una ventina di giorni. Le mie colleghe e i miei colleghi del PD alla commissione Affari Sociali della Camera, in sostegno e appoggio alla mia iniziativa, decisero di unirsi al digiuno, e in seguito a ciò, come prova di fiducia, sospesi d’intesa con i malati, il digiuno.
Una fiducia e un’aspettativa, purtroppo, malriposta. Il ministro della Salute Fazio di tutto si occupa, dall’inaugurazione di centri ospedalieri in Sicilia a incontri per garantire finanziamenti alla Curia genovese; ma sulla questione dei Lea è silenzioso e inerte; per non dire del Governo e del suo presidente del Consiglio.
Domani è la giornata mondiale SLA, e finalmente il ministro della Salute fa sapere che ha fatto tutto il possibile, scaricando le responsabilità per il ritardo al ministero del Tesoro, che starebbe valutando la congruità economica degli impegni previsti per l’attuazione dei nuovi LEA. Scherziamo? E’ dietro questa foglia di fico, che il ministro pensa di poter celare settimane e mesi di grave inerzia e sostanziale indifferenza? Cosa ha fatto e fa, perché la valutazione di congruità per impegni – lo voglio sottolineare – che non sono discutibili, ma che vanno solo attuati – concluda finalmente il suo iter? Fino a quando, sulla pelle dei malati e delle loro famiglie proseguirà questo osceno e volgare rimpallo di responsabilità?
Intanto, saluto, finalmente, il fatto che anche il presidente di Aisla Onlus Mario Melazzini (per inciso: presidente della Consulta Ministeriale delle malattie neuromuscolari) ha battuto il proverbiale “colpo” annunciando per domani una manifestazione di protesta e sensibilizzazione dell’opinione pubblica davanti Montecitorio. Si poteva, si doveva fare prima, invece di lasciarci, come si è fatto, soli.


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