C’è da trasecolare leggendo l’articolo di Daniela Ciranni sul quotidiano di ieri “NewNotizie.it” dove si legge: “Chi non vorrebbe laurearsi in medicina e sperare in un lavoro oltreoceano per realizzarsi meglio e poter vivere un sogno a stelle e strisce. Adesso è possibile. Don Luigi Verzè ha presentato il nuovo Corso di laurea magistrale Internazionale in Medicina e Chirurgia dell’UniversitĂ Vita Salute del San Raffaele … I corsi saranno del tutto in lingua inglese, tenuti da docenti del San Raffaele e da altri provenienti da atenei internazionali”.
Dall’emigrazione dei nostri bisnonni come dramma della disoccupazione italiana, dopo quasi un secolo siamo passati all'apologia della fuga dei cervelli! Studiare in inglese, la lingua che conta, per andarsene il prima possibile a realizzare il proprio sogno americano. Quale cittadino italiano non lo desidera in fondo, si chiede la Ciranni. Si tratta invece di una mentalitĂ da colonia che corrode ormai istituzioni governative, scolastiche ed universitarie. Ecco quindi l’utilizzo dei soldi dei contribuenti e donatori italiani per finanziare gli studi di studenti che poi non conosceranno la terminologia medica in italiano necessaria per operare efficacemente negli ospedali del proprio paese, ma che saranno invece pronti per realizzare il loro sogno a stelle e strisce nel mercato anglofono. A Don Luigi Verzè fondatore dell’ospedale e dell’ateneo i miei noncomplimenti!