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Tortura, Perduca: Italia discredita sua reputazione internazionale senza reato. Presto ricorsi internazionali

ROma, 23 giugno 2010

• Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento

Domani si celebra in tutto il mondo la giornata in memoria delle vittime della tortura. A queste celebrazioni l'Italia, che in seno alle Nazioni unite proprio in questi giorni sta ravvivando la campagna per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali, ha fatto sapere al consiglio dei diritti umani dell'Onu che, a oltre 20 anni dalla ratifica della convenzione internazionale, non intende includere il crimine della tortura nel codice penale. La motivazione e' che gia' esistono tutti gli strumenti per perseguire atti simili, quindi l miglior argomento per raggrupparli nella definizione prevista dagli strumenti internazionali.

Allo stesso tempo l'Italia intende riconoscere la "giurisdizione" del comitato Onu sulla tortura, previsto dal protocollo aggiuntivo che il Governo Berlusconi ha annunciato di voler ratificare. Non appena l processo di ratifica sara' portato a termine, dando seguito alla delibere del Consiglio generale del Partito Radicale del maggio scorso, forniremo tutte le informazioni al Comitato perche' si ponga formalmente la questione in seno anche a quella istituzione con competenza sui diritti umani. L'Italia, che nelle proprie carceri, e purtroppo commissariati e caserme, nonche' in occasione dei respingimenti, sta condonando una serie di comportamenti che si potrebbero configurare come vera e propria tortura, occorre porre fine a queste violazioni del diritto internazionale cogli strumenti che proprio quello stesso diritto internazionale ha creato negli ultimi anni.



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