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Regione Lazio, l’autoconvocazione dei consiglieri di opposizione per denunciare lo stallo dell’attività istituzionale. Nuova convocazione per mercoledì prossimo alla sede della giunta

23 giugno 2010

Si è svolta questa mattina alla sede del Consiglio regionale del Lazio l’iniziativa promossa dai consiglieri della lista Bonino-Pannella Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo per denunciare lo “stallo partitocratico” che da oramai oltre 80 giorni dall’insediamento, con la mancata istituzione delle commissioni,  blocca di fatto ogni attività istituzionale del Consiglio regionale. All’iniziativa hanno aderito tutti i consiglieri dei gruppi  dei Verdi, di Sinistra e Libertà, del Partito Socialista, della Federazione della Sinistra e della Lista Civica.

“Dopo 80 giorni in cui si sono tenute solamente due sedute del Consiglio Regionale, senza che si siano insediate neppure le commissioni”, ha dichiarato il capogruppo dei radicali della lista Bonino-Pannella Giuseppe Rossodivita “abbiamo voluto autoconvocarci per restituire dignità all’istituzione, sopraffatta dalla spartitocrazia delle poltrone che in gran segreto si consuma nelle segreterie dei partiti. Agli spartitocrati non interessa nulla della grave situazione in cui versano i cittadini del Lazio, a lorsignori interessano solo poltrone, auto blu, assunzioni clientelari.” “C’è una situazione di democrazia interrotta” ha precisato Rossodivita “e per questo, in assenza di una ripresa dei lavori, ci siamo sin da ora autoconvocati anche per mercoledì prossimo sotto il Palazzo della Giunta della Polverini  con le forze politiche presenti oggi. Ovviamente l’invito è ancora una volta esteso a tutti i consiglieri regionali, di qualunque gruppo, anche di quelli oggi assenti, della opposizione e della maggioranza.”

 

“Il blocco nei fatti dell’attività legislativa voluto dal centrodestra  che non convoca il Consiglio Regionale e non procede con la nomina delle commissioni è un attentato diretto alle condizioni di vita dei cittadini. – afferma Angelo Bonelli, Capogruppo regionale e Presidente nazionale dei Verdi – “La crisi finanziaria impone decisioni rapide ed efficaci per salvaguardare le fasce più deboli.  Il centrodestra, così, traccia una delle peggiori pagine mai vissute dalla Regione Lazio. A due mesi di distanza dalle elezioni non c’è traccia di qualsiasi attività vitale del Governo  di centrodestra, nonostante le sollecitazioni dell’opposizione:  l’ encefalogramma è piatto. Noi Verdi abbiamo presentato 5 proposte di legge su nucleare, guardie ecologiche, caccia, elettrosmog e cartelloni abusivi che attendono di essere discusse in un Consiglio regionale che non si riunisce. Abbiamo sollecitato, inoltre, la convocazione di un Consiglio regionale sul nucleare il 12 maggio, richiesta che è stata ignorata per oltre 15 giorni violando il regolamento regionale”.

 

“Oramai è chiaro che la maggioranza di centrodestra di Renata Polverini è vittima delle scelte economiche del governo Berlusconi-Tremonti - dichiarano Luigi Nieri e Filiberto Zaratti, consiglieri di Sinistra ecologia e libertà con Vendola - L’immobilismo del Consiglio regionale è segno evidente che il centrodestra non è in grado di sostenere il confronto con le opposizioni in merito alle gravissime ripercussioni che ricadranno sui cittadini del Lazio”.

 

“Sono ormai ottanta i giorni di paralisi istituzionale che bloccano l’attività di tanti consiglieri che, come noi, non hanno mai smesso di lavorare sui territori. Questo perché la presidente Polverini, a fronte di un malessere sociale che aumenta, ancora non fa partire i lavori del Consiglio. In questa condizione di immobilismo totale, siamo impossibilitati persino a svolgere il nostro ruolo istituzionale”, ha affermato il capogruppo della Federazione della Sinistra Ivano Peduzzi.

 

“La grave crisi economica e occupazionale della nostra regione non consente ritardi e improvvisazioni. Le istituzioni devono essere funzionanti perché dal loro operato dipende la vita di tanti cittadini e il futuro di molte imprese. La Polverini, e con lei la sua maggioranza, avendo vinto le elezioni hanno quindi l’obbligo e il dovere di governare. Rendere operativo il Consiglio è sintomo, oltre che di efficienza, di rispetto della democrazia, cosa che in questi tempi è sempre bene ricordare” ha dichiarato Luciano Romanzi, capogruppo del Partito Socialista Italiano.

 

“In tanti anni di attività amministrativa non mi era mai capitato di dover assistere ad un blocco così grave del funzionamento dell’istituzione regionale” ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo della Lista Civica

 

"La paralisi del Consiglio Regionale rappresenta un vero e proprio vulnus democratico, gli eletti non stanno esercitando alcun controllo sulle attività della giunta. Ci risulta ad esempio che metà del bilancio regionale sia attualmente sottoposto ad un blocco di impegno, in tutti i settori, e Renata Polverini non ne ha mai risposto in Consiglio. E poi si apre un problema etico: settantaquattro rappresentanti dei cittadini percepiscono da maggio un lauto stipendio, senza riunirsi in assemblea e svolgere le attività delle commissioni. La situazione deve assolutamente sbloccarsi, e al più presto possibile", ha dichiarato Giulia Rodano, unico consigliere presente dell’Italia dei Valori.

 



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