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Droga, Perduca: le diatribe ideologiche denunciate da Giovanardi non esistono, resistono invece i fallimenti del proibizionismo. Analizziamoli e riformiamo

24 giugno 2010

di Marco Perduca

 

Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento:

Con un candore degno di miglior causa, il sottosegretario Giovanardi auspica che le 'diatribe ideologiche' sulle droghe vengano lasciate da parte perché 'occorre lavorare tutti insieme, istituzioni, famiglia, scuola, servizi, comunità. Bisogna fare squadra, perché senza l'aiuto di tutti non si va da nessuna parte'. Bene, posto che non si capisce quale sia la parte verso la quale vorrebbe che si andasse - Giovanardi stesso ha più volte ideologicamente manipolato la definizione internazionalmente riconosciuta di 'riduzione del danno'-  lo aspettiamo per un ampio dibattito, dati alla mano, in Parlamento.

Il metodo di rilevamento dell'andamento dei consumi in Italia e nel mondo è, a dir poco, aleatorio. Si tratta di stime di stime di stime che prendono in considerazione un fenomeno illegale e quindi per definizione sfuggente alla libertà e scientificità di indagine. Per quanto riguarda le ideologie, segnalo all'Onorevole Giovanardi che l'antiproibizionismo radicale vuole affrontare anche in maniera prammatica la questione e, dati alla mano, non sarebbe la prima volta che si cerca di dimostrare al Governo - a tutti i Governi degli ultimi 30 anni - e alla comunità internazionale, che una riforma del cosiddetto 'controllo' delle sostanze stupefacenti che faccia emergere dall'illegalità la produzione, consumo e commercio anche al fine di garantirne una minore nocività, è l'unica alternativa che a oggi ha dato risultati positivi alle squadre svizzere, olandesi, tedesche, spagnole e australiane dove la hanno praticata, vogliamo provarci anche in Italia?



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