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Ieri qui un lettore segnala che venerdì il Tg1 delle 23 ha confuso Teresa d’Avita e Teresa di Lisieux, grandi donne, sante e Dottori della Chiesa. È "estraneità " un po’ ignorante. Diverso il furore ideologico che domenica, mentre commenta entusiasta la nefandezza belga della profanazione delle tombe di due cardinali, a Radio Radicale induce il segretario di quel Partito a esclamare con orgoglio che per fortuna "il Belgio è una repubblica laica"! Repubblica? Con tanto di re! Peggio, ieri, su tanti giornali la soddisfazione
per la non decisione della Corte Suprema Usa, subito trasformata in decisione: per i delitti di personale
ecclesiastico da quelle parti si potranno chiamare a giudizio, come complici, Santa Sede e Papa in persona. Si vedrà . Ma intanto la "Corte Suprema", la Sibilla moderna, è assurta a voce della giustizia presente e futura, e perciò al Tg3 delle 14.20, sempre ieri, una voce concitata dice che "la sola idea (di questa sentenza) è per la Chiesa devastante"! Dunque: dopo 2.000 anni con dentro Attila, Alarico, i Lanzichenecchi e Napoleone, che i Papi se li portava via in prigione, questa "sola idea" sarebbe "devastante"? Viene un po’ da ridere...
L’ultima osservazione: sempre ieri su "Liberazione" (p.9), proprio accanto al reportage dalla "repubblica laica" del Belgio, leggo che la "Corte Suprema Usa ribadisce il ‘diritto’ a portare armi" per tutti. Si sa che da quelle parti i morti per arma da fuoco sono una gigantesca tragedia. Bella impresa! Ma questa "Corte Suprema" ha sempre ragione? O solo se decide cosa che qualcuno nel suo piccolo giudica "devastante" per la Chiesa cattolica? Sia chiaro: è un dubbio del tutto "laico".