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Carceri/Regione Piemonte. Mellano: dopo l'ennesimo suicidio, si nomini subito il Garante regionale.
Carceri/Regione Piemonte: dopo ennesimo morto, subito il Garante regionale per le persone private della libertĂ  personale. Mellano: io mi candido. La situazione politica o economica non possono essere alibi per non applicare la legge regionale.

14 luglio 2010

L’Osservatorio permanente sulle morti in carcere (Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione Antigone”, Associazione “A Buon Diritto”, la redazione di “Radiocarcere”, la redazione di “Ristretti Orizzonti”) segnala oggi la 101° morte di un detenuto nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno 2010.

Il tragico conteggio vede il superamento della fatidica soglia dei 100 deceduti con la morte di un detenuto del carcere “Lorusso e Cotugno” di Torino.

Tre giorni dopo un tentativo di suicidio avvenuto domenica pomeriggio, Antimo Spada, trentacinquenne originario di Aversa è morto. Sono 34 i suicidi accertati dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane.

Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani, ha dichiarato:

Come prevedibile e come previsto con il caldo estivo i problemi delle carceri italiane rischiano di esplodere e a farne le spese è l’intera comunità penitenziaria. A cominciare dai più deboli, che non necessariamente sono solo i detenuti. Anche Antonio Spada, esponente – pur di secondo piano – dei Casalesi, arrestato nel 2005 e detenuto nella settima sezione, blocco A in regime di alta sicurezza, che doveva scontare ancora 9 anni di detenzione, ha finito per trovare preferibile il suicidio alla pena della galera. Forse anche questo suo gesto estremo la dice lunga sullo stato di vivibilità delle nostre carceri.

Per questi motivi noi radicali abbiamo proposto e sostenuto l’istituzione del Garante regionale delle carceri e dopo 5 anni di battaglia la Regione Piemonte ha approvato, nel dicembre scorso, la legge che avevamo presentato. La norma prevede che all’inizio della legislatura il Consiglio regionale individui la persona e si proceda alla nomina. L’inizio complicato di questa legislatura, le dichiarazioni propagandistiche di alcuni esponenti leghisti pregiudizialmente contrari, il nervosismo e lo scontro politico fra centro-sinistra e centro-destra, la necessità di razionalizzare le spese in una fase di crisi finanziaria rischiano di mettere in un angolo la necessità di procedere alla prima applicazione della legge n. 28 del 2 dicembre 2009.

Nei giorni scorsi ho deciso di presentare la mia autocandidatura – pur senza che il Consiglio abbia ancora aperto bandi e pubblicato avvisi – per inniscare il procedimento chiedendo al Consiglio regionale ed in particolare al suo Presidente Valerio Cattaneo di procedere con urgenza. Nel rispetto della legge in vigore e nel rispetto dell’intera comunità penitenziaria, detenuti, agenti, amministrativi e volontari: la Regione Piemonte per il carcere ha fatto molto e può fare molto, dunque lo deve fare!
 



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