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Angela Merkel ha superato le sue riserve sulla Russia. Probabilmente, grazie al presidente Dmitrij Medvedev, diverso almeno nei modi dal primo ministro Vladimir Putin. Certamente, grazie ai contratti che Mosca ha promesso alle imprese tedesche per essere aiutata a modernizzare il Paese. Fatto sta che ieri, a conclusione di due giorni di incontri a Ekaterinburg (Urali), Medvedev ha accompagnato la cancelliera alla scaletta dell'aereo, l'ha abbracciata e baciata, le ha donato un mazzo di fiori. Prima, avevano parlato di affari, di diritti umani, di spie. Tutto nel segno di una relazione sempre più importante. Frau Merkel di solito in fatto di diritti umani non soprassiede, e anche ieri ha richiamato il governo russo a trovare in fretta gli assassini di Natalia Estemirova, l'attivista rapita e uccisa in Cecenia il 15 luglio dell'anno scorso.1 militanti di Memorial, l'organizzazione alla quale la signora Estemirova faceva riferimento, accusano il presidente ceceno Ramzan Kadyrov di essere il mandante dell'omicidio, mentre alcuni magistrati sostengono che l'assassino, o almeno uno di essi, il militante islamico Alkhazur Bashayev, è stato ucciso in uno scontro a fuoco l'autunno scorso. Medvedev, invece, ieri ha sorpreso tutti sostenendo che «chi ha perpetrato questo delitto è stato scoperto e identificato definitivamente. E in una lista internazionale di ricercati». E ha aggiunto che si sta investigando sui mandanti. Promesse di trasparenza: da verificare, ma almeno non dinieghi arroganti e poco credibili. La cancelliera si è portata dietro 25 amministratori delegati di grandi imprese tedesche, e Berlino e Mosca hanno firmato una serie di affari non da poco. TI colosso Siemens fornirà alla Russia più di Zoo treni regionali, per un valore di 2,2 miliardi di curo, formerà una joint-venture con due società russe per la costruzione di turbine eoliche e produrrà 54 treni pendolari per la logistica dei giochi invernali di Sochi, sul Mar Nero. Inoltre, parteciperà allo sviluppo della cosiddetta Silicon Valley di Skolkovo, vicino a Mosca. Frau Merkel ha favorito l'acquisto di aerei dell'Airbus da parte dell'Aeroflot per due miliardi. Altri accordi hanno riguardato l'energia rinnovabile, il settore auto, Gazprom, la chimica. Dopo anni di scetticismo e di prudenze, la Merkel appare più propensa ad approfondire la relazione con Mosca, adeguandosi a una spinta forte che arriva dal mondo degli affari tedesco ma anche dalla società politica e diplomatica. Il suo governo sta puntando sulle esportazioni per rilanciare l'economia: per conquistare mercati dovrà vincere la concorrenza di americani, inglesi, cinesi e altri emergenti. Garantirsi il mercato russo è essenziale per Berlino. Lo stesso vale per il mercato cinese, seconda tappa del viaggio asiatico di Frau Merkel. A fine lavori, rispondendo alla domanda di un giornalista tedesco su una legge in discussione che rafforzerà i poteri dell'Fsb, l'agenzia di sicurezza succeduta al Kgb, Medvedev ha sbrigativamente detto che quello è un affare interno russo: «Ogni Paese ha il diritto di migliorare la sua legislazione».
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