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Marco Beltrandi rende pubblica la lettera inviata ieri a Sergio Zavoli

16 luglio 2010

Al Presidente della Commissione per l’indirizzo e la vigilanza sui servizi radiotelevisivi Sen. Sergio Zavoli
Roma, 15 luglio 2010
Caro Presidente,
ti scrivo per sollecitare con la massima urgenza un intervento tuo personale, o, meglio ancora, della Commissione sulla vicenda della sempre più annunciata rimozione dell’ottimo Corradino Mineo da Rainews: sarà che mi sbaglio, ma la ritengo ancora più grave di quella che ha riguardato Paolo Ruffini, sia per i risultati professionali conseguiti da Mineo, e da nessuno smentiti, sia per il profilo improbabile del sostituto designato da Masi, nonché per il fatto che la testata che dirige è oggetto di un autentico mobbing da troppo tempo.
Se la Commissione rinunciasse in un simile frangente a fare sentire la propria voce, magari anche per iniziativa del suo illustre ed autorevole Presidente , credo che non potrebbe che derivarne un danno alla istituzione, oltre ad altro danno recato alla libertà di informazione e alla già declinata autorevolezza del servizio pubblico.
D’altro canto ricorderai perfettamente che nel corso dell’ultima audizione del Direttore Generale Mauro Masi in Commissione, a mia precisa domanda, e a quella analoga del collega Vita, il Direttore rispose che non avrebbe esitato con la massima urgenza a dotare Rainews dei mezzi per meglio competere con Sky. Ebbene, dopo oltre un mese, siamo ancora nella situazione precedente di incertezza assoluta circa il destino di questa cruciale testata giornalistica. Chiederne conto mi parrebbe a questo punto doveroso.
Infine, le lettere inviate a te e ai Presidenti delle Camere, dai capigruppo Franceschini e Finocchiaro del PD, costituiscono già oggetto di possibile dibattito e confronto in Commissione, avendo peraltro sortito l’effetto di bloccare scelte che, purtroppo, nel CDA Rai apparivano ormai scontate. Forse, siamo ancora in tempo per evitare l’ennesima scelleratezza sulle spalle della Rai.
Tutto questo nel quadro di una Rai ormai in vacanza dall’inizio di giugno, senza nemmeno quelle tribune politiche previste come obbligo dalla legge e dimenticate da anni, a questo punto anche per responsabilità della Commissione; un autentico sconcio per i cittadini contribuenti
Un caro saluto.
Tuo, Marco Beltrandi


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