Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 20 mag. 2024
  cerca in archivio   NOTIZIE
PANNELLA: «RIPETO COFFERATI-CALLIERI TICKET OBBLIGATO PER ULIVO E GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA»

14 gennaio 2000

Il segretario della cgil, oggi, sostituisce l'infamia della menzogna e dell'inganno degli italiani, con argomentazioni liberali e liberiste, patrimonio del partito radicale e delle forze referendarie radicali.

Roma, 14 Gennaio 2000

"L'intervento di Sergio Cofferati è sicuramente di straordinaria levatura, rispetto ai valori correnti a Torino e Arcore.
Il dissenso di fondo nostro nei suoi confronti resta assoluto.
Ma, oggi, Cofferati non affida alla menzogna, alla infamante diffamazione dell'avversario le sue ragioni, come si fa con la campagna scatenata in questo periodo, fondata sull'ostracismo e sull'inganno. In qualche misura Cofferati, oggi, polemizza con noi usando l'eco delle grandi convinzioni liberali e liberiste di Luigi Einaudi, di Gaetano Salvemini, di Ernesto Rossi. Tratta con impietosa sufficienza e con qualche mistificazione i suoi alleati storici della oligarchia e burocrazia confindustriale, colpevoli di avere invocato per qualche ora la propria dignità e la propria autonomia nell'ambito della gestione comune del blocco conversatore che domina l'Italia da 80 anni e che trova nel sindacato attualmente, il suo pur fragile, punto di forza.
Dinanzi all'intervento di un Salvi, che senza tema del ridicolo e del grottesco, osa dichiarare che i nostri referendum farebbero arretrare di un secolo le grandi conquiste del movimento operaio, delle quali Salvi evidentemente poco sa e poco capisce, Cofferati rappresenta una generazione almeno in parte diversa da quella che usa, come Salvi, le armi del frontismo stalinista italiano.
Governato da Cofferati e da un'altra persona di indubbio valore e capacità, quale Callieri, il blocco conservatore e anti-riformatore potrebbe assicurare una lotta politica e sociale, in Italia, ben diversa da quella della dialettica fra Veltroni e Castagnetti, da un parte e Berlusconi e Casini, dall'altra".



IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail