Il leader radicale commenta la conferenza stampa di FossaRoma, 13 gennaio 2000
Marco Pannella ha così commentato, a Radio Radicale la conferenza stampa del presidente della Confindustria Giorgio Fossa in merito al sostegno degli imprenditori ai referendum economici promossi dai radicali:
"Il Presidente Fossa, dunque, vuol già passare alla cassa: vista la reazione da padroni delle ferriere di Cofferati e di tutto l'apparato parassitario dello Stato 'sociale' italiano, da padroni spaventati e violenti, cerca di riscuotere qualche rottamazioncella dal regime. I referendum abrogativi - per lui 'rozzi' - sono invece sofisticate istituzioni costituzionali immaginati dai padri costituenti. Ma stanno portando alla luce della storia e della coscienza popolare una 'rozza' verità : per la libertà , la democrazia e lo sviluppo occorre farli vincere, anche se Fossa pensa ancora ad evitarli, in cambio di moneta avariata".
"Fossa dovrebbe ormai rispondere, senza troppi problemi e preoccupazioni, all'unanime volontà degli imprenditori italiani di dare all'economia, al Paese libertà , liberazione secondo gli insegnamenti di Einaudi, di Ernesto Rossi, di Gaetano Salvemini. Fare una rivoluzione liberale contro questi 'welfaristi' sostenitori di uno stato sociale fascista o comunista o clericale senza libertà ".
Quella di oggi di Fossa è una marcia indietro?
"No, è una marcia avanti che gli è stata imposta non dico a calci ma insommaSicuramente il comunicato di ieri è stato per la Confindusrtia un passo che da 7 anni cercava di non fare : poi lo ha fatto e apriti cielo. Naturalmente nessuno si aspettava che la Confindustria esprimesse la volontà , e la rappresentasse, degli imprenditori italiani. Ci si aspettava che continuasse, invece, ad esprimere la volontà , in fondo burocratica dello Stato italiano e del blocco sociale che lo domina".
Fossa ha annunciato che non ci saranno comitati per il si.
"Ma i comitati per il si non esistono. Sono come quelli per il no. C'è semplicemente il Comitato Promotore, del quale non possono far parte anche se volessero. C'è , poi il movimento radicale , la lista Bonino, e non ne possono far parte, anche se volessero, perché dopo 24 ore si spaventerebbero di tutto quello che facciamo".
Callieri ha ricordato i contatti avuti con la Bonino.
"Egli ha evocato incontri non di un anno fa ma di tre anni e mezzo fa. Sono tre anni e mezzo persi dalla Confindustria in una battaglia di libertà che oggi finalmente è in corso."