Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 20 mag. 2024
  cerca in archivio   NOTIZIE
BONINO A COFFERATI, ANCHE SULLE PENSIONI DI ANZIANITÁ «ATTO VIOLENTO CONTRO I DEBOLI»?

11 gennaio 2000

Roma, 11 Gennaio 2000

Dichiarazione di Emma Bonino:

"Sergio Cofferati si è evidentemente fatto sopraffare dal nervosismo e dalla paura di essere sconfessato dai lavoratori italiani: solo così sono spiegabili affermazioni come quella secondo cui i nostri referendum sarebbero "atti violenti contro le persone più deboli". Una evidente falsità.
Consideriamo uno dei referendum più importanti, forse il più importante di tutti e del quale si parla poco: quello sulle pensioni di anzianità.
Noi non vogliamo toccare nulla delle pensioni in essere, chiediamo solo il "sacrificio" ad alcune centinaia di migliaia di lavoratori di rinviare di due o tre anni al massimo il momento della pensione. Chiediamo cioè che vengano innalzati a 57 anni d'età o 40 anni di contributi i requisisti minimi per la pensione. Da subito, però, e non nel 2008 come previsto oggi dalla Legge Dini. Il nostro sistema previdenziale rimarrebbe il più generoso di tutti, eppure questa piccola riforma consentirebbe un risparmio di 20 mila miliardi in tre anni (stime della Ragioneria Generale dello Stato). Con questi risparmi si potrebbero diminuire fino al 5% i contributi previdenziali e quindi il costo del lavoro, favorendo l'occupazione ed evitando che i giovani lavoratori paghino il 33% di contributi in vista di una pensione misera( se confrontata con quella degli attuali pensionati cinquantenni). Oppure si potrebbero aumentare fino al livello delle pensioni minime le attuali pensioni sociali da fame. Oppure si potrebbero trovare risorse per il sostegno al reddito dei disoccupati di lungo periodo: tutto questo senza una sola lira di aggravio dei conti pubblici.
Anche questa proposta riformartrice/referendaria sarebbe un atto violento contro i deboli, secondo Sergio Cofferati?
Ci auguriamo che proprio su questo quesito la Consulta non trovi argomenti da azzeccagarbugli per impedire che gli italiani si pronuncino. Tanto più che la riforma non provocherebbe danno al bilancio pubblico e quindi non potrebbe in alcun modo ricadere nel divieto previsto dall'Art. 75 della Costituzione, che intende chiaramente tutelare il bilancio pubblico esclusivamente rispetto ad interventi referendari che ne compromettano gli equilibri. E non è questo il caso, evidentemente".



IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail