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IL POLO VUOLE AFFOSSARE I REFERENDUM PER SALVARE IL REGIME ED ESSERNE EREDE

20 dicembre 1999

Roma, 20 settembre 1999

DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA A RADIO RADICALE:

"La richiesta di nuove elezioni urlata dal Polo è demagogica, irresponsabile, sfascista, ed è anche manifesto tradimento degli impegni riformatori e di alternativa liberale e antipartitocratica assunti in tutti questi anni con i propri elettori. E' ignobile inganno del paese.
Supplichiamo italiane e italiani di fare molta, molta attenzione: se gli altri sono capaci di quasi niente, costoro sono davvero capaci di quasi tutto. Quello che i massimi esponenti del Polo vogliono è affossare i referendum, rendere un estremo aiuto -salvandolo- al regime, nell'illusione di assicurarne la continuità e divenirne gli eredi.
Per far questo, il Polo chiede consapevolmente di non fare i referendum, che -in caso di elezioni anticipate- parrebbero rinviati, per chiamare di nuovo alle urne con la vecchia legge elettorale -che ha creato più di quaranta partiti in un paio d'anni- un popolo nauseato, perché elegga questo stesso tipo di parlamento dei partiti e dello sfascio istituzionale, incapace di fare le riforme necessarie all'Italia. L'Ulivo si è rivelato incapace perfino di gestire il declino del paese, rovinandone la tenuta e le speranze; il Polo chiede ora che il popolo venga privato di ogni sua arma, di ogni sua forza. L'Italia è così sempre più gettata in pasto all'ingordigia di ogni potere reale, occulto o fin troppo noto, di ogni cosca, alleati e fusi nel blocco conservatore che domina il paese da ottant'anni, senza quasi soluzione di continuità e lo porta all'appuntamento del Duemila stremato, corrotto, ultimo ormai in Europa.
L'Italia è ormai in un disfacimento anarcoide, con una politica suicida resa possibile dall'assenza di regole democratiche, dalla sistematica violazione dei diritti politici fondamentali del paese, dall'assoluta incertezza della certezza del diritto.
Ci auguriamo che il Presidente Ciampi non lo ignori.



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