REFERENDUM: DELLA VEDOVA "SCALFARO NON RISPETTA I CITTADINI"

Roma, 17 dicembre 1999

"L'ex Presidente Scalfaro insulta con le sue parole oltre un milione di cittadini che, a suo dire, avrebbero firmato i referendum solo "sulla base di una campagna pubblicitaria".
Ma ciò che è più grave è l'attacco che egli porta alla Costituzione descrivendo l'istituto referendario come "fuori" e non elemento qualificante della carta fondamentale stessa (art.75). Naturalmente non siamo stupiti delle sue parole che sono in perfetta continuità con una mandato presidenziale esercitato ben al di fuori dei vincoli costituzionali.
La democrazia parlamentare come la esalta l'ex Presidente non difende la libertà politica degli italiani, ma la posizione di potere di una oligarchia sempre più lontana dai bisogni e dalle passioni dei cittadini.
In realtà con i nostri referendum economici, sulla giustizia e sulla legge elettorale riconduciamo nell'alveo dello scontro democratico una spinta per la riforma del paese che uomini di Stato come Scalfaro non sanno neppure intravedere e che finirebbe per travolgere - e non sarebbe un danno - ma per contrastare la quale le oligarchie di potere non esiterebbero a compromettere la libertà e le condizioni di crescita economica degli italiani".