Dichiarazione di Emma Bonino:
Roma, 14 dicembre 1999
In queste ore, le cronache politiche mostrano plasticamente un confronto che impone a ciascuno di scegliere da che parte schierarsi: da un lato, c'è l'Italia dei venti referendum, che, Corte Costituzionale permettendo, può conquistare, tra il 15 aprile e il 15 giugno prossimo, la riforma liberale delle istituzioni, del mercato del lavoro, del fisco, della previdenza, della sanità , della giustizia; dall'altro, c'è la Bisanzio dei palazzi romani, con una maggioranza paralizzata da risse, veti e minacce, ed una opposizione che non sembra capace, e forse nemmeno desiderosa, di metterla davvero in crisi.
O di qua, o di là , dunque: o con i referendum, per realizzare tra quindici o venti settimane quelle riforme che l'Italia attende invano da almeno vent'anni; o con il sistema dei partiti, per perpetuare lo spettacolo di una politica sempre più lontana dagli interessi reali dei cittadini e che inchioda il paese alla stagnazione economica e al degrado civile.