Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 18 mag. 2024
  cerca in archivio   NOTIZIE
D'ALEMA RENDE OMAGGIO AL RUOLO DI RADIO RADICALE, MA NON AI REFERENDUM

14 dicembre 1999

RadioRadicale, 16 dicembre 1999

Video del confronto su RadioRadicale.it

Massimo D'Alema, dopo la visita agli studi, all'archivio ed al settore Internet di Radio Radicale, in diretta esordisce così "sono qui per rendere omaggio al vostro lavoro: questa visita è un atto politico" la sua visita a Radio Radicale ed Emma Boninoringrazia.
Quindi si parte per un serrato confronto politico che ha anzitutto come oggetto i refendum: "Compito della sinistra e' contribuire alla modernizzazione del Paese. Ci sono contraddizioni nel nostro campo, ma anche resistenze conservatrici dall'altra parte. Forse nel bilanciamento degli obiettivi delle vostre lotte potreste avere una posizione un po' piu' equilibrata nel colpire anche le posizioni conservatrici.
Sono convinto che questa modernizzazione vada operata con il metodo della concertazione, non della contrapposizione al sindacato. Le grandi riforme sociali non si fanno con la contrapposizione, ma attraverso il consenso. Dissento sul metodo del referendum. Ad esempio sulla flessibilita' abbiamo introdotto nuove forme. La flessibilita' che io accetto e' l'introduzione di istituti nuovi con una capacita' contrattuale. La flessibilita' che non accetto e' quella che rimette nelle mani della parte datoriale il Governo del lavoro. Ti prendo, ti caccio, senza alcuna protezione, garanzia, causa. Se andiamo verso questo tipo di flessibilita', avremo arretramento civile del Paese. La modernizzazione e' possibile, ma va fatta con i sindacati e con gradualita'"

Bonino replica: "Credo che una democrazia matura si rafforza con lo scontro di idee e di impostazione. Non ha paura del grande conflitto, ma della microconflittualita'. Sulla flessibilita' e' vero che questo Governo l'ha introdotta, ma secondo me la flessibilita' italiana e' quella di 5 milioni di lavoratori in nero che sostengono i lavoratori in bianco. Il problema non e': 'ti prendo, ti caccio'. Il problema e': 'non ti prendo'. Non si tratta di liberta' di licenziare, ma di liberta'di assumere. Il referendum non e' uno sfregio dei lavoratori: i referendum non renderannodeboli i piu' deboli. Ritengo esattamente l'opposto. La parte imprenditoriale non ha sposato i referendum, non li difende, non li appoggia, non ha cacciato una lira. Il che e' tutto dire...Questa forma di consociativismo e' il vero problema di questo Paese".

Al telefono si fa sentire anche Marco Pannella: "Ringrazio D'Alema per il gesto della visita a Radio Radicale. Sono 17 anni che abbiamo proposto la riforma del sistema elettorale del Csm. Su questo tema mai un dibattito. Sulla Guardia di Finanza ci accusarono di essere traditori della patria. La Confindustria ha fatto l'impossibile perche' i nostri temi sulla riforma delleimprese e del lavoro non avessero alcuno spazio sui giornali e sulle tv. Emma parlava di democrazia matura, io credo che la situazione sia diversa. Non vi e' democrazia ne' stato di diritto. Questo per un Presidente del Consiglio e' un problema tanto grave quanto per noi. Mi auguro di essere cattivo profeta, ma noi non sappiamo minimamente cosa puo' fare la Corte Costituzionale. La grande industria italiana e' sempre stata statalista e lo e' sempre di piu' contro l'immensa maggioranza dei piccoli imprenditori.



IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail