Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 10 mag. 2024
  cerca in archivio   NOTIZIE
DROGA: ASSOLTI A MILANO PANNELLA, BERNARDINI E BERTÉ: «IL FATTO NON SUSSISTE»

11 dicembre 1999

Roma, 11 dicembre 1999

Il Giudice per le Indagini Preliminari Fabio Paparella ha ieri emesso sentenza di "non luogo a procedere" "perché il fatto non sussiste" nei confronti di Marco Pannella, Rita Bernardini e Lucio Bertè, ordinando "la confisca e la distruzione della sostanza stupefacente in sequestro".
Pannella, Bernardini e Bertè erano "imputati del reato di cui agli artt. 110 c.p. (concorso) e 73 IV comma del DPR 309/90 (cessione gratuita di sostanza stupefacente), per aver illecitamente detenuto, in concorso fra loro ed a scopo di cessione a terzi a titolo gratuito, n. 12 confezioni di hashish, sostanza stupefacente di cui alla tabella II del citato DPR, di cui una cedevano a S.M. In Milano 20 ottobre 1997." Gli imputati sono stati difesi dall'Avv. Franca Angiolillo del foro di Milano.

"Aspettiamo le motivazioni della sentenza - hanno dichiarato Rita Bernardini e Lucio Bertè - ma il fatto che il GIP Paparella abbia voluto riservarsi il termine massimo di 90 giorni per poterla emettere, ci fa presagire un pronunciamento molto interessante. Non siamo giuristi, ma contiamo sul fatto che non sia stata addotta l'esimente politica perché altrimenti la motivazione del non luogo a procedere avrebbe dovuto essere espressa nella formula "perché il fatto non costituisce reato". La strada delle disobbedienze civili, scelta dai radicali per contrastare l'inerzia del Parlamento e le sentenze della Consulta che hanno impedito il pronunciamento popolare attraverso il referendum, è l'unica in grado di modificare l'irragionevole legislazione sulla droga, che inserisce nella schiera di potenziali criminali milioni e milioni di persone consumatrici di sostanze di certo non più pericolose di alcool e tabacco, come riferito anche in sede processuale, da illustri tossicologi".



IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail