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THE TIMES: «GLI ITALIANI PREMONO SU PRODI PER IL CASO DI CORRUZIONE NELLE FERROVIE»

7 dicembre 1999

Di John Philips, Roma

Times, 7 dicembre 1999

Il Partito Radicale italiano, guidato da Emma Bonino già commissaria europea, con una mossa a sorpresa,ha chiesto ieri a Romano Prodi di dimettersi a seguito delle accuse di irregolarità in relazione al progetto italiano per i treni a alta velocità.
Marco Pannella anticonformista leader storico del partito libertario ha esortato l'ex primo ministro di lasciare « a alta velocità » dopo che accuse di corruzione e di negligenza erano state lanciate la settimana scorsa a Romano Prodi da Ferdinando Imposimato, un ex giudice e ex senatore rispettato.
Questi afferma che il Presidente della Commissione, nelle vesti precedenti di garante del progetto per I treni ad alta velocità e in seguito come presidente dell'istituto italiano IRI, ha effettivamente chiuso un occhio sulle infiltrazioni dell'immenso progetto, 140mila miliardi di lire (46 miliardi di sterline), da parte della versione Napoletana della Mafia, la terribile Camorra.
Il Signor Prodi (in italiano nel testo) dovrebbe dimettersi dalla sua funzione a Bruxelles « molto prima che I magistrati italiani ed I parlamenti italiano e europeo, procedano ufficialmente contro di lui per le sue serie responsabilità in casi italiani con diramazioni europee di corruzione pubblica molto grave » ha detto il Signor Pannella (in italiano nel testo).
Venerdì Franco Riccardo Levi, portavoce del Signor Prodi, ha negato qualsiasi illecito o irregolarità da parte del Signor Prodi in relazione al progetto ferroviario. Il Signor Riccardo Levi ha detto che in qualità di garante del progetto ferroviario il Signor Prodi non ha rivestito alcun ruolo operativo o decisionale. « Era semplicemente responsabile per le verifiche scientifiche dell'impatto ambientale del progetto, una funzione che non era pagata ».
Ciononostante, le affermazioni del Signor Pannella sono state sostenute dai deputati europei del partito e dalla sua lista per la legislatura di Strasburgo guidata da Emma Bonino, l'apprezzata ex commissaria alla pesca e agli aiuti umanitari che dispone ancora di una notevole influenza a Bruxelles.
Alleanza Nazionale, conservatore e « post-fascista » ha fatto eco alla richiesta dei Radicali di dimissioni, chiedendo inoltre al governo italiano di centro-sinistra di « riferire ufficialmente in parlamento di quanto è al corrente » relativamente alle questioni sollevate dal Signor Imposimato.
Il Signor Imposimato, che ha dichiarato di esser stato condannato a morte dalla Camorra per la sua indagine sulle infiltrazioni del progetto ferroviario da parte di aziende controllate dalla malavita che in molti casi erano, a loro volta, sussidiarie dell'IRI.
Una serie di indagini da parte di magistrati italiani contro il Signor Prodi per presunte irregolarità mentre era presidente dell'IRI, centrate su un presunto conflitto di interessi con le sue precedenti attività di consulente d'affari privato, si sono chiuse senza produrre prove contro di lui. Comunque il Signor Imposimato ha smentito le allusioni quanto al fatto di avere altri motivi per accusare il capo della Commissione.
Il Signor Imposimato afferma che, in qualità di Primo Ministro, il Signor Prodi ha montato una copertura di alto livello contro le indagini sul progetto ferroviario e che i ripetuti sforzi compiuti quando era ancora giudice per convincere Prodi a prendere delle misure per sradicare l'infiltrazione del crimine organizzato furono respinti.
Pannella ha detto che la radio del suo Partito, radio Radicale, che ha una lunga tradizione di lotta all'establishment e un vasto pubblico, aveva seguito venerdì la presentazione, al Club della Stampa estera di Roma, del libro potenzialmente esplosivo di Imposimato, « Corruzione a alta velocità : un viaggio nel governo invisibile » scritto assieme ad un avvocato ,penalista e a un giornalista televisivo. Tutti gli altri media italiani, non desiderando dar fastidio al signor Prodi, hanno ignorato la presentazione, ha affermato (Pannella, scilicet).
« Solo il Times di Londra ha scritto su questo libro » ha detto il signor Pannella. « E' stato ignorato dal duopolio della televisione controllata dallo Stato e di Mediaset ».
Ieri sera a Bruxelles Riccardo Levi, il portavoce di Prodi al palazzo Breydel, quartier generale della Commissione, ha dichiarato che era « fuori questione » che si dimettesse per questo caso. « Le accuse contenute nel libro sono assolutamente senza senso e senza fondamento ».
Ma il signor Imposimato, portavoce del Partito Social-Democratico per la giustizia, ha ribadito che « il Presidente della Commissione era politicamente e moralmente censurabile in relazione al caso Treni Alta Velocità ».



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