Roma, 2 dicembre 1999

Prendiamo atto della smentita della Corte di Cassazione, e, a questo punto, attendiamo le decisioni dei prossimi giorni, ribadendo che se, con qualunque pretesto, fosse negato il diritto dei cittadini ad esprimersi sui 20 referendum, ci si troverebbe dinanzi ad un fatto di enorme gravità.
57 milioni di italiani hanno il pieno diritto di dire il loro "sì" o il loro "no" su ciascuno dei 20 quesiti referendari sui quali, questa estate, sono state complessivamente raccolte più di 16 milioni di firme: confermiamo che difenderemo questo diritto con tutte le energie disponibili, tenendo presente che la vicenda relativa all'ammissibilità del quesito sul sistema elettorale non può e non deve costituire l'alibi per occultare lo scontro politico e sociale innescato dai referendum di rivoluzione liberale sull'economia, sulla giustizia, sulla previdenza e sulla sanità.
Di tutto questo si discuterà nel corso del Convegno "Tornare alla Costituzione" che, proprio in vista del giudizio sull'ammissibilità dei venti referendum, si terrà a Roma, il 6 e il 7 dicembre prossimi, presso la Sala del Cenacolo di Palazzo San Macuto (Camera dei deputati), e al quale hanno assicurato il proprio contributo, fra gli altri, i Presidenti Emeriti della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre, Vincenzo Caianiello, Francesco Paolo Casavola, Giovanni Conso, Aldo Corasaniti e Livio Paladin.