Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino.

Roma, 25 novembre 1999

"Il Presidente di Confindustria Giorgio Fossa chiede uno scatto d'orgoglio che consenta all'Italia di risalire la china della competitività. Noi lo scatto d'orgoglio lo chiediamo a lui e a Confindustria: si mobilitino per i referendum radicali sulla libertà di impresa e di lavoro per i quali non spendono mai una sola parola.
Da anni Confindustria ripete che le imprese hanno bisogno di flessibilità e di liberalizzazioni, ma continua ad indicare nella concertazione con Sindacati e Governo la "via maestra" per le riforme. Riforme che non sono arrivate e non arriveranno certo nei prossimi due anni di campagna elettorale.La competitività italiana declina, la disoccupazione non cala, il debito pubblico resta da record assoluto, l'inflazione è doppia dei principali paesi dell'euro e la crescita del Pil la metà. Bisogna accelerare, dice Fossa: ha ragione. Ma come? Con l'esortazione al senso di responsabilità? Al "ciascuno faccia la sua parte"? Siamo seri.
Le riforme che servono - che ci vengono indicate da Fazio, dal FMI, dalla Commissione Europea, da Confindustria, a volte perfino dal sindacato ..- sono note. Ciò che manca, caro Fossa, non è l'analisi ma la forza e la determinazione politica per ottenerle. Se non si vuole ritrovarsi fra tre anni con un nuovo presidente di Confindustria che ripete la stessa "santa" litania, si sfrutti fino in fondo l'occasione referendaria mobilitandosi da subito. Quella referendaria sarà la vera cartina di tornasole per distinguere conservatori e riformatori, statalisti e liberisti.
Fossa - dichiarazioni a parte - da che parte sta?"