Dichiarazione di Emma Bonino
Strasburgo, 16 Novembre
"Rinunciando a domandare all'Assemblea Generale dell'ONU la mesa in votazione della sua stessa proposta di moratoria delle esecuzioni capitali, il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha scritto una pagina avvilente di politica estera europea "in negativo".
Se effettivamente la Presidenza Finlandese dell'Unione annuncerà l'abbandono da parte degli europei di una risoluzione contro la pena di morte , ancorché appoggiata dai quindici e da altri cinquantasette paesi, avremo la conferma che le diplomazie europee sono ancora disposte a sacrificare i diritti dell'uomo sull'altare degli interessi commerciali e geopolitici.
E' evidente che gli Stati membri dell'Unione Europea, che hanno reso impossibile la prima condanna della pena di morte da parte delle Nazioni Unite ( con il pretesto che non si poteva accettare alcun emendamento al testo originale della risoluzione), hanno tolto dall'imbarazzo la Cina e gli Stati Uniti, due partners importantissimi dell' Europa, che continuano ad applicare la 'morte di Stato'".