Roma, 16 novembre 1999
L'audio dell'udienza su RadioRadicale.it
Quattro mesi di reclusione: questa la condanna sollecitata dal pm Gustavo De Marinis ai giudici dellasettima sezione penale del tribunale di Roma nei confronti di Marco Pannella, che il 29 dicembre del '95, a Piazza Navona, distribui' gratuitamente tre grammi di hashish nell'ambito diuna manifestazione politica organizzata per protestare contro lamancata liberalizzazione delle droghe leggere.
Per l'avvocato Giandomenico Caiazza, invece, il leader deiriformatori deve essere assolto "perche' accusato di un reatoimpossibile. Una perizia tossicologica e farmacologica, dispostadai giudici, ha dimostrato che l'hashish non e' idoneo aprodurre effetti stupefacenti o droganti. Al massimo le sostanzeche derivano dalla cannabis sono di natura psicotropa, cioe'incidono sul sistema nervoso al pari di una birra o di uncaffe'.
Il processo e' stato aggiornato al 2dicembre prossimo per consentire al pubblico ministero direplicare.
La difesa di Pannella, infatti, ha sollevato due eccezionidi incostituzionalita': una sull'indeterminatezza della normapenale che punisce la cessione dell'hashish a qualunque titolo,anche a quello gratuito, e l'altra sull'irragionevolezza dellalegge che contempla i derivati della cannabis tra le sostanzestupefacenti.
In aula, il leader dei riformatori si e' limitato a fare unadichiarazione spontanea: "Commettendo questo reato - ha dettoPannella rivolgendosi al tribunale - abbiamo voluto sollevare ilproblema dell'irragionevolezza di questa legge. Se questa e' unanostra colpa, la rivendichiamo. Se dovessi andare in carcere a70 anni, vorra' dire che avro' trascorso bene i miei anni".