Roma, 11 novembre 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino:

"Prima di chiedere clemenza alla Commissione europea per i provvedimenti del Governo a favore delle aziende che "riemergono" dall'economia sommersa - sospettati di essere "aiuti di Stato" distorsivi della concorrenza - il Ministro Salvi farebbe bene a promuovere una riforma liberale del mercato del lavoro italiano.
Sotto il profilo delle politiche economiche, al fine della riemersione dell'economia sommersa vanno prima di tutto affrontati alcuni nodi cruciali, primi tra tutti il monopolio conservatore del sindacato sancito dal contratto collettivo nazionale e la difesa intransigente di una legislazione disegnata su quel "posto fisso" di cui in molti a parole hanno decretato la morte.
Più ancora che il resto dell'economia italiana, quella del meridione troverebbe in una maggiore flessibilità del mercato del lavoro - dal punto di vista sia salariale che normativo - le ragioni di un proprio rilancio. Non solo, la flessibilità consentirebbe di rendere meno conveniente il ricorso al lavoro nero.
La verità è che il Governo cerca di scaricare sulle casse dello Stato - chiedendo comprensione a Bruxelles - il costo politico della subordinazione alle esigenze del sindacato, che blocca ogni ipotesi di radicale riforma liberale del lavoro e dell'impresa. Il voto referendario su questi temi, consentirà già dalla prossima primavera un passo in avanti per il Sud ben più decisivo dell'ennesimo tentativo statalista ed assistenzialista."