Dichiarazione di Marco Cappato, coordinatore dei radicali ed eurodeputato della Lista Bonino, e di Daniele Capezzone:
Roma, 10 novembre 1999
Arriva oggi alla Camera, in Commissione Affari Costituzionali, il disegno di legge governativo in materia di par condicio già approvato dal Senato il 21 ottobre scorso. Si tratta di un testo sostanzialmente liberticida, ultraproibizionista, largamente peggiorativo della già pessima normativa preesistente, e soprattutto incostituzionale: di un testo, cioè, che persino questa Corte Costituzionale non potrà che respingere, come già fece, peraltro, per un analogo provvedimento del 1995.
Il problema è che, ancora una volta, al di là delle trasvolate estive e delle risse autunnali, l'"opposizione" si è attestata su una controproposta altrettanto illiberale, volta -con l'attribuzione dell'85% di tutti gli spazi, a pagamento e non, alle due "maggiori coalizioni"- ad eliminare in radice la possibilità stessa di un'alternativa ai due Poli.
Negli ultimi sei mesi, per tre volte (Presidenza della Repubblica, elezioni europee e referendum), grazie allo strumento obbligato della comunicazione pubblicitaria, i cittadini hanno potuto ascoltare le proposte del movimento radicale, e per tre volte le hanno premiate e fatte proprie. Lo hanno capito bene i padroni del duopolio politico e televisivo, che si stanno attrezzando affinché l'episodio non possa più ripetersi.