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OCCUPAZIONE: DELLA VEDOVA "IL SINDACATO OSTACOLA LE RIFORME"

2 novembre 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino

Roma, 2 Novembre 1999

"I dati sull'occupazione resi noti dal Fondo Monetario Internazionale, fotografano una realtà che troppi in Italia cercano di ignorare: negli ultimi due decenni il nostro paese, se confrontato con i principali paesi industrializzati, ha prodotto disoccupazione e declino economico. Considerando il differenziale nei tassi di inflazione che caratterizza negativamente l'Italia rispetto ai principali paesi dell'Euro, le previsioni per il futuro sono decisamente preoccupanti.
L'urgenza di una radicale liberalizzazione del mercato del lavoro è tanto evidente quanto lontana dall'attività di Governo, pesantemente ipotecata dalla "strategia della concertazione". Quella strategia che, non avendo garantito risultati sufficienti sul fronte dell'inflazione, paralizza il processo di riforma liberale del mercato del lavoro.
Appare sempre più evidente che il sindacato rappresenti oggi uno dei principali ostacoli - se non il principale - alla modernizzazione dell'economia italiana. La difesa strenua del Contratto Collettivo Nazionale e degli istituti giuridici posti a tutela di coloro che già godono di garanzie sul fronte occupazionale, ostacola l'ingresso nel mondo del lavoro di quanti ne sono stati finora esclusi (giovani e donne ad esempio), alimenta le rigidità del sistema e penalizza le imprese italiane rispetto ai concorrenti.
Sui contratti a tempo determinato, sul part time, sul lavoro a domicilio, sulla liberalizzazione del collocamento e sulla riforma della disciplina dei licenziamenti, cioè sui temi oggetto dei referendum radicali, è sempre più chiaro che si giocherà una partita decisiva per l'economia italiana, per la sua capacità futura di produrre ricchezza e garantire occupazione. Lo scontro sarà netto: da una parte i conservatori delle burocrazie sindacali e corporative dall'altra tutte le forze liberali e di mercato".



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