Roma, 31 ottobre 1999

Dichiarazione di Marco Cappato coordinatore dei radicali, deputato europeo della Lista Bonino:

Roma, 31 ottobre 1999

Rosy Bindi ha ragione: l'appuntamento referendario della prossima primavera rappresenterà una ottima occasione per consentire agli italiani, anche in materia di sanità, di scegliere tra due modelli radicalmente alternativi sul piano politico e quindi anche culturale.
Da una parte c'è la sua riforma centralista, dirigista e burocratica, con un sistema da socialismo reale in cui sono sostanzialmente negate la libertà di scelta del paziente, l'autonomia regionale, e insieme la possibilità stessa di introdurre elementi di mercato e di competizione; dall'altra c'è il referendum per la concorrenza tra strutture pubbliche e private, con la necessità per le une e le altre - se vorranno operare sul mercato- di offrire servizi di qualità a prezzi competitivi, e in ultima analisi con l'allargamento delle possibilità di scelta innanzitutto per i più deboli, che rappresentano la fascia di popolazione maggiormente danneggiata dalla conservazione dello status quo.
Se la Corte Costituzionale, questa volta, deciderà di rispettare la Costituzione e di consentire agli italiani di scegliere, non dubitiamo che la stragrande maggioranza dei cittadini si schiererà a favore del referendum, travolgendo la "riforma" Bindi.