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SANITÁ: BONINO «GLI ITALIANI TRAVOLGERANNO LA RIFORMA - BINDI»

29 ottobre 1999

Roma, 29 ottobre 1999

Dichiarazione di Emma Bonino:

"La prossima primavera, se la Corte Costituzionale non usurperà il diritto costituzionale al referendum, gli italiani potranno scegliere. O il sistema ridisegnato dalla Bindi, centralista, dirigista e burocratico o quello liberale prospettato dal referendum, già sottoscritto da ottocentomila elettori.
L'obiettivo della nostra riforma non è tanto, come invece sostiene il Ministro, "smantellare" il Servizio Sanitario nazionale, quanto rompere il perverso monopolio pubblico della assicurazione contro la malattia. Noi vogliamo restituire ai cittadini la possibilità di scegliere dove destinare la "loro" quota di spesa sanitaria obbligatoria - che può restare uguale per tutti: alle Asl o ad altri soggetti privati. Vogliamo spezzare il legame tra chi "acquista" e chi "eroga" servizi sanitari: oggi i due soggetti coincidono e il risultato è un uso inefficiente della spesa sanitaria pubblica, cui i cittadini che ne hanno necessità suppliscono acquistando privatamente anche quelle prestazioni teoricamente garantite dal SSN, ma con tempi e qualità inadeguati.
Il meccanismo del "buono sanità", reso possibile dal referendum, andrebbe a tutto vantaggio dei soggetti più deboli, ai quali è oggi negata qualsiasi libertà di scelta. Quanto alle strutture pubbliche, sopravviveranno tutte quelle in grado di fornire servizi di qualità a costi competitivi.
Il nervosismo del Ministro Bindi è comunque comprensibile: se si arrivasse al referendum, gli italiani travolgerebbero la sua "riforma" da socialismo reale che comprime la libertà di scelta del paziente, penalizza l'autonomia regionale e cancella qualsiasi possibilità di introdurre elementi di mercato e di concorrenza nella sanità italiana".



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