Marco Pannella a Radio Radicale:

Roma 29 ottobre 1999

" D'Ambrosio è un magistrato che ha dalla sua il fatto di avere, con molta lealtà, sempre detto di essere un comunista del PCI e lo è restato sul piano delle opinioni. La sua è una confessione. Se dice 'tutti hanno rubato' e hanno pagato solo alcuni, questo significa che ha le prove, non difficili da trovare, che gli altri hanno rubato impunemente. Ma quando dice 'tutti' aggiunge, come tutti fanno, al danno la beffa, con un danno sempre più grave per tutto l'avvenire del paese perché si continua a dire agli italiani che sono stati tutti eguali i partiti in questi 50 anni. E questa è l'infamia che voleva che gli italiani fossero tutti fascisti, perché gli Ernesto Rossi in carcere, i Rosselli assassinati, i pochi altri antifascisti della libertà non venivano nemmeno evocati con un 'quasi'. Il 'quasi' era proibito, e il 'quasi' non a caso è proibito oggi.
Ho dato mandato ai nostri legali di denunciare Gerardo D'Ambrosio, vedremo la forma.
Ci accingiamo a denunciare, per una cosa molto più indegna, più grave, più lunga, il Procuratore della Repunbblica di Roma che può essere oggi definito il rappresentante pro tempore di una Procura che si è comportata in modo tale da divenire di fatto il mandante delle massime violazioni di legge nel nostro paese."