Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino
Roma, 21 ottobre 1999
Estendere le norme della RSU alle piccole aziende significa introdurre ulteriore rigidità nelle relazioni industriali di cui l'economia italiana, già in grave deficit di competitività , non sente certo il bisogno. Per di più a danno del sistema delle PMI che continua a rappresentare l'ancora di salvezza sotto il profilo della crescita - anche se modesta - e dell'occupazione.
Ma vi è un elemento più generale che rende il provvedimento inaccettabile: il riconoscimento legislativo di nuovi spazi di potere per il sindacato. Non è un caso che contemporaneamente il Parlamento stia procedendo alla riforma dei Patronati e all'estensione delle funzioni dei CAF. Si tratta, in entrambi i casi, di assicurare alla trimurti - e alle appendici rappresentate da altre corporazioni - nuove fonti di finanziamento e nuovi poteri esercitati attraverso piccoli o grandi monopoli legali.
Nonostante proclami di liberalismo a destra e a manca l'Italia della concertazione, conservatrice e corporativa, si rafforza a danno delle libertà economiche e del mercato. Confindustria e i suoi vertici, artefici principali della concertazione versano lacrime di coccodrillo.
Sempre più appare chiaro, quindi, che i referendum radicali sul mercato del lavoro, finanziamenti al sindacato, fisco, sanità e previdenza sono l'unica occasione concreta per avviare quella rivoluzione liberale che la maggioranza degli italiani vuole, ma che il potere (politico e concertativo) nega ogni giorno di più.