19 ottobre 1999

Dichiarazione di Giuliano Cazzola

Oggi comunichero'a Pannella che lo ringrazio dell'appoggio, sono onorato del suoinvito ad andare avanti, ma la mia corsa finisce qui.
Giudico sbagliata la decisione dei leader del Polo e di Giorgio Guazzaloca che l'ha evidentemente ispirata. Ilrammarico non riguarda la mia persona (a cui in fondo hanno fatto un favore), quanto piuttosto la miopia dimostrata da Berlusconi, Fini e Casini, nel rifiutarsi di cogliere l'opportunita' di un'intesa con il fenomeno nuovo della Lista Bonino, senza la quale il Polo s'illude dipoter vincere nel collegio 12 come nelle prossime competizioni elettorali.
Ma dopo attento esame di coscienza e nonostante l'amarezza per una gestione assai poco elegante della mia vicenda, non sono capace di compiere un solo atto politico che aiuti, sia pure indirettamente il governo D'Alema e la sua maggioranza.
Ho sostenuto che considero un dovere civilecombattere l'Ulivo. In un sistema bipolare, allora, l'Ulivo perde solo se vince il Polo, anche quando questo schieramento, come nella mia vicenda, e' arrogante, ambiguo e sta a rimorchio di vecchie pratiche democristiane e clericali.
Nelle condizioni date, posso combattere la sinistra solo facendo un passo indietro. Con gli amiciradicali, mi preparo, da riformista, alle prossime battaglie per i referendum sociali e del lavoro, allo scopo di far emergere l'Italia delle liberta' economiche alla quale fino ad ora nessuno ha datovoce.