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ALLA "TOLLERANZA ZERO" OPPONIAMO LA "TOLLERANZA E LEGALITA' CENTO"

16 ottobre 1999

Dichiarazione di Marco Cappato, Coordinatore dei Radicali e eurodeputato della Lista Bonino

Roma, 16 Ottobre 1999

L'iniziativa del Polo elude le questioni essenziali per la lotta al crimine per ripristinare legalità e sicurezza.
Il Polo nasconde una realtà che è sotto gli occhi di tutti: gran parte degli atti delinquenziali che si compiono nelle città (scippi, rapine, furti nelle abitazioni) sono direttamente riconducibili al mercato della droga.
I tossicodipendenti sono costretti a ricorrere ad atti di violenza per procurarsi il denaro necessario per acquistare dosi di sostanze che, se fossero legalizzate, non costerebbero praticamente nulla. Solo la lettura ideologica ed etica dei Poli proibizionisti consente il mantenimento di una legislazione che di per sé è criminogena: come dimostrano tutte le statistiche sulle attività delle forze dell'ordine e dei tribunali e i dati di affollamento delle carceri.
Ciò di cui c'è bisogno è il ripristino della legalità. Le leggi che ci sono non sono fatte rispettare e quelle criminogene non vengono cancellate, ne dalla maggioranza eterogenea dell'Ulivo, ne vi è una strategia alternativa da parte della cosiddetta opposizione.
La macchina della giustizia non funziona, per questo alla linea demagogica della "tolleranza zero", al "pugno di ferro" veltroniano e al "prima la sicurezza e poi la giustizia" violantiano, rispondiamo con una richiesta di "tolleranza e legalità cento" e con l'indicazione di obiettivi precisi come la separazione delle carriere dei magistrati, la modifica dei criteri di elezione del C.S.M., la riforma della carcerazione preventiva, sui quali abbiamo raccolto milioni di firme referendarie.
Saranno i cittadini a decidere nella prossima primavera, a meno che una Corte fuori della costituzione non faccia il solito servizio al regime illiberale italiano.



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