Roma 13 ottobre 1999
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Se Giovanni Crema, presidente della componente socialista del gruppo misto, ritiene che il presidente della Camera voglia fare di Montecitorio una caserma;
se Marco Boato evoca il nome di infamante di Vishinsky;
se, al contrario, i leaders del polo ed in particolare di Forza Italia, anche in questa occasione si comportano come se il presidente della Camera fosse invece meritevole dell'apologia che ne ha fatto Silvio Berlusconi a Capri;
se la stampa che partecipa alle continue risse fra compari, ingigantendole e nobilitandole, tanto per meglio ingannare lettori ed elettori sull'asse di acciaio che ormai legano interessi (post) comunisti e (neo) democristiani si è mostrata stranamente discreta sulla "defenestrazione" annunciata per stasera del segretario generale Zampini, siamo di fronte a contraddizioni che non vanno sottovalutate.
L'assenza di radicali in questa legislatura, tranne che per la solitaria presenza del senatore Milio, sta diventando di drammatica gravità per la residua democrazia e la residua decenza dello scontro istituzionale e politico.
Occorre - ancora una volta - constatare che i decantati "liberali" dei due poli non sono altro che commensali di secondo ordine del convivio di potere ?"