SEGUE L'INTERVENTO DI MARCO PANNELLA CHE SARA PUBBLICATO DOMANI GIOVEDI 7 OTTOBRE DA "L'OPINIONE" DI ARTURO DIACONALE

"Che la libertà 'liberale' consistesse nella libertà di sopruso e di oppressione dei potenti contro gli inermi ed i deboli fu il leit-motiv del fascismo trionfante.Poiché in Italia il comunismo non fu in grado di affermarsi, ma il fascismo sì, i post-comunisti e il regime partitocratico stanno ora tentando di regalarci un 'nuovo' regime post-fascista, tanto per conservare comunque il potere.
D'Alema mente e sa di mentire quando afferma che il nostro referendum sull'art. 18 dello Statuto dei lavoratori instaurerebbe 'libertà di licenziamento' contro gli operai. Emma Bonino ha immediatamente risposto che nessun regime di democrazia politica, liberale o socialdemocratico che sia, conosce una norma come quella che vogliamo abrogare e che il DNA comunista e fascista continua a giocare pericolosi scherzi al paese. Ha anche chiarito che il giudice del lavoro non sarebbe più obbligato a disporre il reintegro in una azienda del lavoratore ingiustamente licenziato, ma che potrebbe serbarne la facoltà, e che la stessa norma potrebbe far parte dei liberi accordi fra sindacati e padronato, accordi impegnativi, come è noto, o erga omnes o di coloro che sono iscritti alle due parti.
E' sintomatico il modo professionalmente e civilmente indegno con cui il giornale della famiglia Agnelli ha fatto e fa abitualmente trombetta a D'Alema, e al regime. Non dispiaccia al senatore Agnelli, ma qui non si tratta del piccolo, buon mondo antico magari del senatore Frassati, ma del vecchio, protervo mondo di altri che si costituì in fascio e in fascismo".