Roma, 29 settembre 1999
"Da anni, sovente, ad ogni nostra manifestazione di forza ideale politica, l'onorevole Gerardo Bianco fa la ruota, credendo che le sue penne possano passare per frecce e trafiggerci sparandole come anatemi, condanne, disprezzo e sufficienza.
Per lustri lo abbiamo lasciato far la ruota senza appassionarci allo spettacolo; continueremo la tradizione.
Tutt'al più cederò forse un giorno alla tentazione di indirizzare a questo tronfio tacchino di cortile della altrimenti nobile vandea avellinate un allegro sparo a salve, sonoro e innocuo, tratto dalla panoplia ricchissima dei saluti napoletani."