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CANONE RAI: MONTI ALLA LISTA BONINO «VALUTEREMO COMPATIBILITA'»

6 ottobre 1999

Dichiarazione dell' Europarlamentare Benedetto Della Vedova :

Roma , 29 Settembre 1999

«La risposta giunta oggi da parte del Commissario alla Concorrenza Mario Monti alla mia interrogazione sul finanziamento alla RAI TV, conferma la volontà della Commissione Europea di indagare a fondo sul canone e gli altri aiuti pubblici alla TV di Stato. A nostro avviso è sempre più evidente che la situazione attuale configuri illeciti aiuti di Stato e gravi distorsioni della concorrenza nascosti dall'alibi del "servizio pubblico"».


Segue la risposta integrale del Commissario alla Concorrenza Mario Monti.

Risposta all'interrogazione orale 31 (H-0411/99) di Benedetto Della Vedova

Il 3 febbraio la Commissione ha ingiunto ai governi italiano, francese e spagnolo di fornire le informazioni del caso per valutare se gli aiuti di Stato concessi alle rispettive emittenti del servizio pubblico possono essere considerati come aiuti intervenuti anteriormente alla firma del trattato o, nel caso della Spagna, dell'adesione alla Comunità.

Sulla base delle informazioni fornite, il 20 luglio la Commissione ha deciso di avviare una procedura di indagine formale relativamente ad alcune misure di aiuto ad hoc (aumenti di capitale, esenzioni fiscali, ecc.) concesse a favore delle emittenti pubbliche francesi e italiane. Essa non ha ancora raggiunto una conclusione in merito al fatto se il canone (e per la Spagna gli aiuti di Stato) vadano considerati come "aiuti esistenti" nello spirito dell'articolo. 88, paragrafo 1 del trattato CE.
In quanto guardiana del trattato, la Commissione deve assicurare che il suo disposto non venga violato. In tal senso essa ha l'obbligo di agire e di decidere in merito al finanziamento pubblico a favore delle emittenti del servizio pubblico - come ha rammentato la Corte nei casi spagnolo e francese, dove la Commissione è stata condannata per aver omesso di prendere posizione entro un periodo di tempo ragionevole.

Qualsiasi aiuto di Stato concesso alle emittenti del servizio pubblico dovrà essere esaminato in conformità delle norme di concorrenza comunitarie, tenendo altresì conto del protocollo sul servizio pubblico di radio-telediffusione entrato in vigore lo scorso 1° maggio.

In linea di principio, il trattato CE vieta in genere gli aiuti di Stato a meno che essi non risultino compatibili nel quadro delle esenzioni previste dall'articolo 87, paragrafi 2 e 3, e, per le imprese cui è affidata una missione di servizio pubblico, dall'articolo 86, paragrafo 2. Conseguentemente, la Commissione valuterà innanzitutto la natura dell'aiuto concesso alle emittenti pubbliche (esistenti o nuove) e, successivamente, la sua compatibilità nell'ambito delle summenzionate norme del trattato.



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